Căpitanul Ro: un nuovo supereroe nella fumettistica dell’Europa Orientale

Un nuovo supereroe governa il mondo fantastico dell’Est Europa. Il fumetto sceneggiato da Adrian Cioroianu, già preside della Facoltà di Storia dell’Università di Bucarest, e attualmente Ambasciatore della Romania presso l’UNESCO, e disegnato da uno dei più importanti fumettisti della Romania, Puiu Maniu, ha dato vita al primo supereroe della Romania: Căpitanul Ro (Adenium, Bucarest, 2018).

Il supereroe è affiancato da due amici, Morn e Vyla, un orso e un’aquila, che rappresentano il cuore daco e l’anima romana della Romania. Il fumetto, originale, ha come protagonisti nell’episodio del primo volume, Război în inima Europei?, personaggi illustri sia della storia romena sia di quella europea. Căpitanul Ro, nelle sue missioni per salvare l’Europa da un’imminente guerra fra popoli, voluta dal cattivo Baronul M., capo del gruppo massonico londinese Luciferienul, è affiancato da due donne, Jeanne D’Orleans e Ana Manola. La prima salverà la vita del supereroe con la sua giarrettiera magica, mentre l’altra lo aiuterà ad ascoltare attraverso le pareti per carpire i segreti di Baronul M.

Jeanne D’Orleans ricorda l’eroina francese Giovanna D’Arco, e la sua arma, la giarrettiera rossa, è il simbolo del potere femminile; Ana Manola, invece, è la martire di Mastro Manole, uno dei miti fondatori della storia tradizionale della Romania, personaggio che sacrifica la moglie, murandola, per mantenere eretta la Basilica di Curtea de Argeş costruita in onore di Dio. Da qui i suoi superpoteri che gli permettono di ascoltare attraverso i muri.

Căpitanul Ro è Mihai, giovane assistente della cattedra di Storia del professor Decenew, romeno-canadese, suo mentore e fedele amico. Un giorno, durante un’escursione con la sua amata Dana e altri compagni, sui monti Bucegi, nel cuore dei Carpazi, cade in un burrone e viene soccorso da un orso, Morn, e da un’aquila, Vyla. Portato in una caverna, viene curato dai due animali, con l’aiuto dei fantasmi di Decebal (ultimo re daco) e Traiano (imperatore romano). Una volta guarito, Decebal e Traiano decidono che il destino di questo giovane professore è di salvare l’Europa dai pericoli del mondo. Ecco che dove si trovano le rocce delle «Babele Carpaţilor», Căpitanul Ro, con scettro magico e uno scudo d’oro [1], su cui sono rappresentati i due animali che gli salvarono la vita, Morn e Vyla, riceve dei poteri capaci di salvare il popolo romeno ed europeo. Quindi sventa un attacco terroristico alla centrale nucleare di Cernavodă, salva la nave «Re Ferdinando» nel Triangolo delle Bermude, e affronta Baronul M. che, conquistato il settimo segreto del potere mondiale, conteso tra egiziani e israeliani, riesce, prosciugando il Danubio e trasportando le acque del fiume in Slovenia, nella caverna Postojna, a provocare l’esondazione del fiume Po in Italia, allo scopo di scatenare una guerra fra i popoli nel cuore dell’Europa.

Il fumetto mette in rilievo i conflitti regionali all’interno dell’Europa: ungheresi che accusano i romeni di rubare l’acqua del Danubio, i quali a loro volta, insieme ai serbi, accusano gli ungheresi di aver prosciugato il Danubio per danneggiare l’economia dei paesi vicini; gli italiani che accusano gli sloveni di sovvertire l’ordine naturale dei fiumi per creare il caos. Tutto manovrato ad arte dalla loggia massonica guidata da Baronul M., il cui obiettivo è provocare disordine in Europa e permettere al male di conquistarla. Ma grazie a Căpitanul Ro e ai suoi amici, tra cui anche il Cavaliere Trac (figura mitica di personaggio dacico) e Shadow, supereroe invisibile americano, Baronul M. viene fermato e l’ordine ripristinato con un brindisi dei popoli d’Europa davanti al Parlamento Europeo di Bruxelles.

Il fumetto è attuale, racconta le insidie che i «Baroni M.» possono creare in un continente come quello europeo in cui nazionalismi e revanchismi, se rispolverati, hanno la meglio sull’unione e sulla stabilità. Baronul M. può essere l’immigrazione malgestita, la finanza, la crisi in Ucraina, quella turca o quella siriana, Căpitanul Ro invece è l’accoglienza, la pace, la giustizia, l’unità e la solidarietà, i valori su cui si è fondata la nostra storia dopo le terribili vicende delle due guerre mondiali e la conseguente divisione tra est e ovest. Valori che potranno sconfiggere ogni insidia tra i popoli europei, oggi fragili più che mai. Căpitanul Ro è il potere della memoria, un supereroe venuto dalla Romania che ci ricorda che l’Europa unita è scomoda a tanti meno che al suo popolo.







Ida Libera Valicenti
(n. 11, novembre 2020, anno X)




NOTA



1. Quest’immagine dello scettro e dello scudo d’oro ha richiamato alla mia mente la proclamazione di Nicolae Ceaușescu a Presidente della Repubblica Popolare Socialista nel 1974, ornato di fascia tricolore e scettro d’oro. Credo sia stato studiato ad arte questo sottile richiamo al passato. L’intento di Ceauşescu era forse di salvare l’Europa dall’URSS?