LA RIVISTA

Orizzonti culturali italo-romeni / Orizonturi culturale italo-române è la prima rivista interculturale bilingue online che promuove i rapporti culturali tra la Romania e l’Italia. È registrata in Italia con ISSN 2240-9645 e accessibile agli indirizzi www.orizzonticulturali.it e www.orizonturiculturale.ro.
È stata fondata nel 2011 da Afrodita Carmen Cionchin, italianista, romenista e traduttrice.
La rivista ha un concetto editoriale che rappresenta a tutt’oggi un unicum nel panorama editoriale italiano e romeno, grazie ai due siti web e alle due edizioni linguistiche, distinte (ognuna vive di vita propria) e correlate (ognuna riprende, quando è il caso, i contenuti dell’altra), attraverso le quali si realizza contemporaneamente una doppia promozione, della cultura romena in Italia e della cultura italiana in Romania, avvalendosi di decine di collaboratori di entrambi i Paesi.
La rivista è riconosciuta dall’Istituto Culturale Romeno (ICR) di Bucarest e dal 2013 è media partner della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino.


REDAZIONE E COMITATO SCIENTIFICO

Direttore, editore e fondatore: Afrodita Carmen Cionchin (www.afroditacionchin.ro)

Comitato di Redazione: Mauro Barindi, Mirela Boncea, Otilia Doroteea Borcia, Giusy Capone, Victor-Andrei Cărcăle, Horia Corneliu Cicortaş, Antonio Di Gennaro, Irina Niculescu, Serafina Pastore, Giovanni Ruggeri (vicedirettore 2011-2016 e condirettore 2017-2018), Irina Ţurcanu.

Comitato Scientifico: Smaranda Bratu Elian (Università di Bucarest), Victor-Andrei Cărcăle (Università di Suceava), Afrodita Carmen Cionchin (Università dell'Ovest di Timişoara), Monica Fekete (Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca), Elena Pîrvu (Universita di Craiova).

Collaboratori: Corina Anton, Cerasela Barbone, Amelia Natalia Bulboacă, Irma Carannante, Nicoleta Călina, Ionel Cionchin (†), Doina Condrea Derer, Ştefan Damian, Elena Di Lernia, Ioana Eliad, Anamaria Gebăilă, Cristina Gogianu, Gloria Gravina, Anca-Domnica Ilea, Laszlo Alexandru, Claudia Mandi, Daniela Marcheschi, Elena Levarda, Georgiana Ţăranu, Francesco Saverio Marzaduri, Natasha Danila, Ramona Lazea, Clara Mitola, Roberto Pasanisi, Elena Pîrvu, George Popescu, Draga Rocchi, Giovanni Rotiroti, Armando Santarelli, Michela Scomazzon Galdi, Helga Tepperberg (†), Geo Vasile, Matteo Veronesi, Maurizio Vitiello, Diego Zandel, Camelia Zara.

Nell'edizione italiana sono intervenuti
: Magda Arhip, Ljiljana Avirović, Claudia Azzola, Adriana Babeţi, Marco Baratto, Livia Claudia Bazu, Viorica Bălteanu, Mihai Bărbulescu, Corina Sofia Bebereche, Silvia Biasutti, Luca Bistolfi, Ana Blandiana, Carlo Bordini (†), Alberto Bramati, Diego Brasioli, Alina Breje, Fabrizio Caramagna, Alberto Casadei, Giovanni Casadio, Ion Cârja, Giuseppe Cinà, Ingrid Beatrice Coman, Giada Connestari, Marco Cugno, Ervino Curtis, Antonio D’Alessandri, Emilia David, Danilo De Salazar, Mario Deaglio, Mauro Di Leo, Roberto Scagno, Francesco Guida, Ela Iakab, Dieter Schlesak, Grigore Arbore, Ioan-Aurel Pop, Ervino Pocar, Alvaro Barbieri, Ovidiu Pecican, Paola Mastrocola, Enrico Terrinoni, Mariana Istrate, Miruna Bulumete, Paolo Risso, Adrian Niculescu, Constantina Raveca Buleu, Mario Deaglio, Renzo Rubinelli, Alessandra Farkas, Dante Maffìa, Alberto Basciani, Corrado Bologna, Mira Mocan, Ileana Pop, Roberto Mussapi, Veronica Turcuş, Paola Polito, Riri Sylvia Manor, Andrei Zanca, Adrian Munteanu, Corrado Calabrò, Ivano Mugnaini, Tomaso Kemeny, Alessandro Ramberti, Giancarlo Repetto, Fabio Stassi, Marinella Lőrinczi, Giacomo Ruggeri, Daniela Dumbravă, Maurizio Cucchi, Luciano Canfora, Margherita Ganeri, Elena Bizjak Vinci, Fabrizio Masciangioli, Giampaolo Montesanto, Lorenzo Mazzoni, Roberto Pazzi, Donatella Bisutti, Mariella De Santis, Enrico D’Angelo, Valeria Serofilli, Claudio Damiani, Lucianna Argentino, Filippo Salvatore, Renzo Ricchi, Alfonso Severino, Marzia Grillo, Arben Dedja, Paolo Polvani, Fabio Franzin, Luigi Roscigno, Monica Martinelli, Annamaria Ferramosca, Daniela Crăsnaru, Ruxandra Cesereanu, Eliza Macadan, Doina Ruşti, Maria Luisa Lombardo, Monica Joiţa, Enrico Settimi, pr. Vasile Barbolovici, Manuela Pană, Gabriella Gavioli, Cezarina Dima, Alfonso Cariolato, Giacomo Cerrai, Maria Stefanache, Giulio Bailetti, Eugen Popin, Maria Schiavone, Mirela Tingire, Valentina Elia, Maurizio Crema, Alice Gonzi, Frosina Qyrdeti, Adriana Gjika, Arjan Kallco, Laura Stefania Mara, Laura Gabriela Calotescu, Fiorello Primi, Claudio Magris, Bruno Mazzoni, Roberto Merlo, Guido Monte, Alessandro Moscè, Marisol Pezzutto, Mauro Raccasi, Stefano Raimondi, Emil Petru Raţiu, Lorenzo Renzi, Mario Andrea Rigoni (†), Lorenzo Cipriani, Irma Di Patre, Marisa Salzillo, Walter Scudero, Olivia Simion, Federico Sollazzo, Antonio Spagnuolo, Hanibal Stănciulescu, Nicola Terracciano, George Teşeleanu, Achille Tramarin, Patrizio Trequattrini, Corina Ţucu, Giovanna Ugolini, Liliana Ugolini, Roxana Utale, Adam Vaccaro, Vivetta Valacca (†), Bianca Valota Cavallotti, Matei Vişniec, Piergiorgio Viti, Ciro Vitiello (†), Sever Voinescu, Davide Zaffi, Livio Zanolini, Virginia Zeani.


ORIZZONTI 10 ANNI

Afrodita Cionchin: Un bilancio per il primo decennale Orizzonti

Il numero di dicembre conclude il nostro primo decennale. Quest’anno abbiamo inaugurato nell'edizione italiana nuove sezioni destinate ad arricchire le nostre principali direzioni d’interesse: Italianistica Orizzonti, che raccoglie i contributi degli italianisti romeni e degli studiosi italiani di vari ambiti specialistici, Orizzonti Donna, Cinema Orizzonti, accanto a uno dei nostri fiori all’occhiello, Biblioteca Orizzonti, nella quale riuniamo sia opere edite, sia estratti inediti di opere romene in traduzione italiana, che sono costantemente pubblicati sulla nostra rivista.



Roberto Scagno: una lode e un augurio a una iniziativa pionieristica

A coronamento del decennale di Orizzonti culturali ospitiamo l’intervento del prof. Roberto Scagno, romenista di primo piano, già titolare della cattedra di romeno dell’Università di Padova. Nelle calde parole elogiative e benauguranti rivolte alla rivista, il professore traccia un parallelo tra la caduta delle frontiere tra Ovest ed Est, cascame di un’Europa passata, e l’apertura di orizzonti, per l’appunto, a cui invita ad affacciarsi la rivista che nasce dalla geniale intuizione di Afrodita Cionchin a Timișoara, città multietnico-culturale, «soglia» verso l’Europa occidentale.



10 anni di Orizzonti. Tavola rotonda a distanza

2010-2020. Anniversario dei dieci anni di una rivista unica, in rete, interculturale e bilingue nata da una intuizione geniale della sua fondatrice, Afrodita Cionchin. Le circostanze imposte dalla realtà non permettono di dare lustro a questo evento al Salone di Torino, come era previsto. Ciononostante, esso merita di essere celebrato, dando voce agli interventi in questa tavola rotonda virtuale, a cominciare da Afrodita Cionchin con le sue 10 parole-chiave, una introduzione alle stelle che compongono la galassia della rivista. Continuano Monica Fekete, Mauro Barindi e Antonio Di Gennaro.



Doina Condrea Derer: Dieci anni di fruttuosi risultati

Fra le testimonianze qui ospitate, non poteva mancare quella della prof. Doina Condrer Derer, una delle più stimate e insigni italianiste romene. Sottolineando la parabola ascendente dell’allora promettente dottoranda Afrodita Cionchin che, con un approccio nuovo, schiudeva nuove prospettive nell’ambito degli studi di letteratura italiana in Romania, la prof. Derer riconosce che, grazie alla temerità e determinazione della sua fondatrice, oggi «Orizzonti culturali italo-romeni» occupa una posizione che neppure le storiche riviste romene di italianistica seppero conquistare nel tempo.



Smaranda Bratu Elian: Testimonianze e speranze, dopo 10 anni

Altra esponente illustre dell’italianistica romena, nonché collaboratrice d’onore della rivista, è la prof. Smaranda Bratu Elian che con il suo intervento pone in risalto il valore e il significato di «Orizzonti culturali italo-romeni» nella sua plurima missione di gettare ponti solidi fra la cultura romena e italiana. In questo senso nota come i vari database consultabili siano un po’ il fiore all’occhiello della rivista, fonti preziose di informazioni e di riferimento per gli studiosi, specie per gli italianisti romeni in quanto potenziali strumenti o basi per indagini. E lancia loro un appello.



Bruno Mazzoni: Un motivo di gioia (in un anno infausto per il presente)

Nella carrellata delle personalità che in occasione di questo decimo anniversario di «Orizzonti culturali italo-romeni» prendono la parola per tributare il loro plauso alla rivista non poteva non mancare il «faro» della romenistica italiana, il prof. Bruno Mazzoni. Memore del suo incontro con Afrodita Cionchin a un convegno all'istituto Romeno di Cultura di Venezia, Bruno Mazzoni sottolinea come la sua presenza coincidesse già come fatto felicemente premonitore della preziosa attività che avrebbe svolto per dare vita una delle riviste più meritorie dedicate ai nostri due mondi culturali.



Oana Boşca-Mălin: Ogni passo in avanti apre nuove prospettive

Oana Boșca-Mălin, attuale vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma e responsabile dei programmi culturali, spende parole di elogio nei confronti di Afrodita Cionchin e del suo valoroso progetto culturale poiché, essendo anche lei rinomata italianista come la sua collega di studi e generazione, riconosce in «Orizzonti culturali italo-romeni» il punto di convergenza mensile di tutte le direttrici di approfondimento nei più svariati settori del sapere che, accomunate, offrono un panorama vivo e sempre aggiornato di quanto di nuovo c’è negli studi di romenistica e italianistica.



Orizzonti 10: Viorica Bălteanu, Elena Pîrvu, George Popescu

Una triade di nomi immancabili nel panorama dell’italianistica romena, infaticabili e lodevoli «paladini» degli studi dedicati alla cultura e alla lingua della Penisola, si uniscono tutti e tre nell’esprimere in caldi termini di lode il proprio apprezzamento per l'encomiabile impresa di Afrodita Cionchin che ha saputo foggiare con tanta lungimiranza e tenacia una rivista che si erge oramai come un punto di riferimento e «ponte maestoso» per e fra la cultura romena e italiana. Lunga vita quindi a «Orizzonti culturali italo-romeni» e auguri di futuri successi!








Rivista online edita
dall’Associazione Orizzonti Culturali Italo-Romeni.

Promuove
il dialogo interculturale,
con particolare interesse
verso la traduzione letteraria come opera di mediazione.