











|
|
N. 11/NOVEMBRE 2025, ANNO XV - BUONA LETTURA A TUTTI!
EVENTI EDITORIALI
Ana Blandiana, l’antologia poetica Raccolto d’angeli
Esce per Bompiani l’antologia Raccolto d’angeli di Ana Blandiana, per le cure di Mauro Barindi, la più ampia selezione in italiano della sua poesia, con testi originali a fronte. Sono 149 componimenti che coprono oltre sessant’anni di attività, dal debutto del 1964 al 2018. È il terzo volume italiano a lei dedicato, dopo quelli del 1987 e del 2004, ma questa silloge si distingue per completezza e respiro, includendo numerosi inediti e offrendo finalmente un quadro esaustivo della sua opera poetica, restituendo al lettore italiano la forza e la coerenza di una delle grandi voci liriche europee.

INCONTRI CRITICI
Fabio Francione su Pasolini, a cinquant’anni dalla morte
Per la rubrica «Incontri critici» pubblichiamo, per i 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, l’intervista a cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone a Fabio Francione, curatore del volume Pier Paolo Pasolini sconosciuto. Interviste, scritti, testimonianze (Edizioni Falsopiano, 2010) che afferma «tutto in Pasolini diventa politico, anche l’omosessualità che egli racconta senza filtri alcuni, non appena prende parola o meglio scrive; ampia la bibliografia su processi e censure subite, come i libri sulla sua opera, e ciò fa tutt’uno con il personaggio e non con la persona Pasolini».

SEGNALAZIONI
Vivo abbracciando il mondo intero
L’editore Castelvecchi di Roma ha appena pubblicato l’ultimo romanzo di Tatiana Niculescu, Il santo n. 6 (trad. it. di Horia Corneliu Cicortaș e Igor Tavilla), ispirato alle memorie del primo cardinale romeno, Iuliu Hossu (1885-1970), martire greco-cattolico del regime comunista. Discostandosi dalla biografia classica – genere in cui la Niculescu si è imposta negli ultimi quindici anni – Il santo n. 6 traspone in finzione una testimonianza di resistenza al male, offrendo al lettore l’occasione di guardare il mondo con stupore, tenerezza e fede, come emerge dalla recensione di Cristina Chevereșan.

ORIZZONTI DI POESIA
Alessandro Pertosa, lo scrittore che unisce poesia, filosofia e scena
Alessandro Pertosa (n. 1980), poeta, drammaturgo, docente di filosofia del linguaggio, vive ad Ancona. Autore di Passio (Premio Camposampiero 2021), Cassandra, Parola di Isacco e I matti di Sànpert, unisce il rigore del pensiero alla tensione poetica. La sua scrittura, limpida e metafisica, attraversa poesia, teatro e saggio, restituendo alla parola una funzione di interrogazione e resistenza. I versi tratti da Il fiore del Calcio, volume in corso di pubblicazione, esplorano, in chiave metaforica, il mondo del calcio come specchio dell’esistenza umana. Di Carmen Teodora Făgețeanu.

La voce dimenticata del poeta Otello Di Maro
Otello Di Maro (Napoli, 1945-1998), figlio della guerra e di un destino avverso (morì suicida), ha vissuto ai margini di una società che non lo ha mai accolto del tutto. Musicista, poeta, autore anche di testi per canzoni eseguite accompagnandosi con la chitarra, ha trasformato in rime limpide e colte il dolore, la vergogna e la solitudine per essere omosessuale. La sua raccolta postuma L’autoepitaffio (1999) riunisce ventiquattro poesie e ventisette testi musicali in cui «Otello Di Maro si mostra a noi nella totale nudità della sua anima, libero da ogni zavorra». Di Patrizia Ubaldi.

RICORRENZE
Donna-sfinge o donna fatale? Il femminile e «La noia» di Moravia
Il 28 novembre del 1907 nasceva Alberto Moravia. Laura Stefania Mara ci dischiude l’universo femminile de La noia a partire dai quattro tipi di donne nella letteratura, identificati dal critico Corina Ciocârlie nel suo Fals tratat de disperare (Falso trattato di disperazione): la sfinge oppure la moglie dominante; la bisbetica oppure la moglie detestata; il diavolo oppure la donna fatale; Vidma oppure la donna malata. Nei personaggi-donna di Moravia - la madre di Dino, Cecilia e sua madre - questi tipi non sono mai troppo nettamente delimitati, ma si intersecano in modo molto interessante.

ORIZZONTI APERTI
Il silenzio come linguaggio: la sordità nel contesto postbellico
L’uomo che dipingeva il silenzio (Einaudi, 2014, trad. Federica Oddera) della britannica Georgina Harding è romanzo ambientato nella Romania degli anni ‘50 con al centro Augustin (Tinu), nato sordo da Paraschiva, cuoca presso una famiglia aristocratica, e cresciuto accanto a Safta, figlia dei padroni. Sopravvissuto alle guerre, Tinu racconta con i suoi disegni la sofferenza, in cui la sordità diventa non stigma, ma linguaggio e memoria. «Augustin è lo spettatore silenzioso che ha assistito alle guerre, ma che non porta cicatrici sul corpo, bensì nello sguardo». Di Emilia Pietropaolo.

ORIZZONTI D'ARTE
Intervista all’artista flegreo Giuseppe Massa
Giuseppe Massa (n. 1948), architetto e docente di Discipline Pittoriche, esordisce con opere dedicate al paesaggio, «lucida e appassionata rappresentazione» delle sue trasformazioni». Dalle prime personali napoletane alla X Quadriennale d’Arte (1975), indaga il territorio flegreo con «quel senso struggente del paesaggio come conoscenza e operazione poetica della memoria». I suoi «paesaggi fatali sono sconvolti dal segno espressionistico». Tra le ultime mostre a cui ha partecipato si segnalano Sguardi flegrei, Prokeitai e Il paesaggio tra natura e artificio. Di Maurizio Vitiello.

Rodney Smith, i cento scatti più conosciuti del celeberrimo fotografo
Dal 4 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026 Palazzo Roverella di Rovigo ospita la prima grande mostra italiana dedicata al fotografo di moda e ritrattista newyorkese Rodney Smith (1947-2016), Fotografia tra reale e surreale. Curata da Anne Morin e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con diChroma photography, Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi, presenta oltre cento fotografie: da Bernadette si spruzza il profumo a Papaveri rossi, Pere, Erin in verde e Robert che cade, un viaggio poetico tra poesia, eleganza e ironia. Di Liana Corina Țucu.

La specificità della comunicazione tramite le arti visuali: la scultura
In questo articolo George Dan Istrate dell’Università d’Arte e Design di Cluj-Napoca propone un’analisi del ruolo delle arti visive come forma di comunicazione universale, capace di superare ogni barriera linguistica e culturale, e lo fa attraverso esempi significativi della scultura in marmo di Carrara, dove egli mostra come artisti, come Michelangelo, di provenienze diverse si incontrino ai piedi delle Apuane, uniti dal dialogo con la materia. L’indagine segue l’evoluzione storica, sociale ed estetica della scultura carrarese, per comprendere la sua influenza sulla contemporaneità.

EVENTI
Romania contexta. II Convegno internazionale dell’Università di Cluj
Pubblichiamo la circolare informativa sulla V edizione del Convegno Internazionale Romania contexta con il tema Affetti, emozioni, sentimenti: discorsi e comportamenti affettivi in Romània che si terrà presso la Facoltà di Lettere dell’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca il 16-17 ottobre 2026. Le lingue del convegno sono il francese, l’italiano, lo spagnolo e il portoghese. Il termine per le proposte è il 31 gennaio 2026, con esito comunicato ad aprile 2026. Per ogni altra informazione utile si rimanda al documento di cui diamo qui comunicazione.

|
|




Rivista online edita
dall’Associazione Orizzonti Culturali Italo-Romeni.
Promuove
il dialogo interculturale,
con particolare interesse
verso la traduzione letteraria come opera di mediazione.





PARTNER ISTITUZIONALI




PARTNER SOSTENITORI

COPYRIGHT
Tutti i testi contenuti
in questo sito
sono tutelati dal diritto d’autore.
È pertanto vietato
qualsiasi utilizzo
o riproduzione totale o parziale, attraverso qualsiasi mezzo
fisico o elettronico,
senza previa autorizzazione.

|