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N. 6/GIUGNO 2025, ANNO XV - BUONA LETTURA A TUTTI!
ORIZZONTI CRITICI
Cent’anni di Ossi di seppia: l’inizio della poesia moderna in Italia
Si compiono 100 anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia (1925) di Eugenio Montale, e Giusy Capone esplora la modernità di quest’opera che irrompe e segna una svolta nel panorama poetico italiano del ‘900: sobria, disillusa, priva di consolazione. È poesia che non canta, ma allude; non rivela ma segnala, non redime ma testimonia l’assenza. La natia Liguria diventa simbolo della frattura tra uomo e mondo. È l’«osso» che esprime la fragilità umana e «la parola in Montale non salva, ma salva la possibilità della parola». Un’opera etica e necessaria, che fa del vuoto una forma di verità.

SAGGISTICA ORIZZONTI
L’etica della resistenza. Nicolae Steinhardt e la libertà interiore
Nel suo Diario della felicità (il Mulino, 1995; Rediviva, 2017), Nicolae Steinhardt (1912-1989) consegna al mondo una delle più alte testimonianze spirituali del Novecento. Ebreo convertitosi al cristianesimo ortodosso diventando monaco, trasforma il gulag comunista in luogo di rinascita, la scrittura in atto di salvezza, la libertà in esercizio di verità unita alla fede e al coraggio. «La libertà è una responsabilità comune, la possibilità del sacrificio. Non è un bene da difendere contro gli altri, ma una vocazione da condividere». Di Alina Monica Turlea.

SEGNALAZIONI
La Santa Trinità nella pittura italiana dal Trecento al Seicento
Segnaliamo la recente pubblicazione del volume La Santa Trinità nella pittura italiana dal Trecento al Seicento / Sfânta Treime în pictura italiană din secolele XIV-XVII, uscito in edizione bilingue presso la casa editrice Eikon di Bucarest e firmato da Otilia Doroteea Borcia, autrice di altri due libri dedicati all'arte italiana: La vita e la passione di Cristo nella pittura italiana dal Trecento al Seicento (2021) e Le più belle Madonne della pittura italiana dal Trecento al Seicento (2023). Pubblichiamo la prefazione di Angelo Manitta, professore, poeta, Presidente dell’Accademia Il Convivio.

CENTENARIO
«Perpetuum mobile», nel centenario del poeta Anatol Emilian Baconsky
Anatol Emilian Baconsky (16 giugno 1925 - 4 marzo 1977) è un importante rappresentante del Novecento romeno. Caporedattore di «Almanahul literar» di Cluj (1953-1959), divenuto «Steaua», prese via via le distanze dalle sue prime raccolte che obbedivano ai dettami del realismo socialista: la svolta radicale nella sua poesia, con chiare implicazioni politiche, avvenne nel 1969 con Cadavre in vid (premiata dall’Unione degli Scrittori). Pubblichiamo una selezione di versi tratti dall'antologia La poesia romena del Novecento (traduzione e cura di Marco Cugno, Alessandria 1996).

RICORRENZE DI GIUGNO
La comune radice latina: «Scritti veneziani», anniversario Nicolae Iorga
ll 17 giugno 1871 nacque il grande storico romeno Nicolae Iorga, fondatore dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, all'epoca noto come Casa Romena. Nel 2015 vide la luce in Italia il volume Nicolae Iorga, Scritti veneziani, a cura di Andrei Pippidi e con traduzione di Corina Anton, con articoli, studi dello storico circa Venezia, i rapporti politici della Repubblica di Venezia con i Principati Romeni lungo i secoli. Pubblichiamo il testo Che cosa possiamo imparare dalla cultura italiana, conferenza tenuta presso l’Associazione degli Amici d’Italia il 10 novembre 1934.

Riscoprire «Le novelle per un anno» di Luigi Pirandello
Il 28 giugno 1867 naque Luigi Pirandello, rinomato drammaturgo, scrittore e poeta, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1934. Fra le numerose traduzioni romene delle sue novelle segnaliamo il volume Nuvele pentru un an, pubblicato nel 2017, nell'anniversario dei 150 anni dalla nascita di Pirandello, dalla casa editrice Humanitas di Bucarest. Il libro contiene ventisei novelle dello scrittore agrigentino nelle accurate ed eleganti traduzioni di due fra i più insigni traduttori in lingua romena di importanti opere della letteratura italiana: Mihai Banciu e Florin Chiriţescu.

TRADUZIONI
La ballata Miorița (L’agnellina). Una proposta di traduzione
Dopo Călin (pagine di racconto) di Mihai Eminescu tradotto da Giada Chetti e pubblicato sul numero di aprile 2025 della nostra rivista, proponiamo la traduzione della celebre ballata Miorița (L’agnellina), nella ‘canonica’ elaborazione letteraria lasciataci dal poeta, scrittore e politico romeno Vasile Alecsandri (1821-1890), accompagnata da altri due testi folclorici, curata da Pietro Buoso, studente di Lettere dell’Università di Torino, il tutto restituito in italiano con acume ed estro poetico ricorrendo a una struttura metrica in versi e in rima baciata.

ORIZZONTI FILOSOFICI
I rapporti Coomaraswamy-Eliade
Mircea Eliade (1907-1986) ha mostrato nei confronti di Ananda Coomaraswamy (1877-1947) un apprezzamento costante come non ha fatto per altri pensatori tradizionalisti. Lo storico delle religioni romeno ha evidenziato le differenze tra lo studioso anglo-indiano e René Guénon, di cui pure Coomaraswamy ha subito l’influenza e, per contro, a sottolineare le affinità con l’orientalista Henry Corbin. In un suo volume del 2022, Tradiționalism și modernism. Posteritatea critică în Italia, Gabriel Badea ha approfondito i rapporti Coomaraswamy-Eliade in un capitolo qui tradotto da Igor Tavilla.

ORIZZONTI D'ARTE
A Venezia, la mostra «Corpi moderni»
Dal 4 aprile al 27 luglio 2025, le Gallerie dell’Accademia di Venezia ospitano Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento, mostra organizzata con Marsilio Arte e il contributo della Regione del Veneto. Divisa in tre grandi tappe - Il corpo svelato, Il corpo nudo, Il corpo costruito - indaga il corpo tra scienza, desiderio e identità. Esposte opere di Leonardo (tra cui il suo celebre Uomo vitruviano), Michelangelo, Dürer, Giorgione e Tiziano. Un viaggio tra arte e anatomia che riscopre la modernità del corpo rinascimentale. Di Liana Corina Țucu.

Focus sull'artista Ferdan Yusufi
Ferdan Yusufi, artista nata a Istanbul, laureata in Storia dell’Arte e Archeologia, è attiva tra Italia e Turchia come gallerista e curatrice. Dal 2022 si dedica alle arti visive digitali e realizza opere intense e simboliche, anche con l’uso dell’intelligenza artificiale, esposte in Italia e all’estero. Le sue creazioni sono cariche «di una forza silenziosa e di una resilienza profonda» espresse dalla donna e dall’uomo-capra. «Ogni gesto, ogni espressione e ogni simbolo diventano un linguaggio visivo capace di toccare corde profonde nell’osservatore». Di Maurizio Vitiello.

ITALIANISTICA STUDENTI
La gradazione consonantica: una chiave samoieda per il proto-uralico
Le lingue samoiede costituiscono un caso di studio molto affascinante per ragioni di ordine sociolinguistico e ricostruttivo. La trattazione di Ernesto di Marco dell'Università di Milano prende in considerazione l’azione del fenomeno della gradazione consonantica nel gruppo uralico, attraverso un confronto dettagliato tra i differenziati esiti prodotti nelle varietà ugro-finniche, tra cui in particolare il finlandese, il lappone, il votiàco, l’estone, il careliano e l’ingrico, e quelli presentati dalle lingue samoiede, nel dettaglio sel'kup e nganasan.

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Rivista online edita
dall’Associazione Orizzonti Culturali Italo-Romeni.
Promuove
il dialogo interculturale,
con particolare interesse
verso la traduzione letteraria come opera di mediazione.






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