N. 7-8/LUGLIO-AGOSTO 2024 - BUONA LETTURA A TUTTI!


INCONTRI CRITICI

Con Francesco Ursini su Calvino, interprete delle Metamorfosi di Ovidio

In Incontri critici pubblichiamo il dialogo con Francesco Ursini, professore di Letteratura latina alla Sapienza di Roma, sul rapporto tra Italo Calvino e Lucrezio, Ovidio e Plinio. «Nel De rerum natura di Lucrezio e nelle Metamorfosi di Ovidio, Calvino vede un universo dove tutto si trasforma e la conoscenza dissolve la compattezza del mondo, con una parità essenziale tra tutti gli elementi. Plinio, con la sua Naturalis historia, offre una visione enciclopedica della natura, indistinguibile da ciò che è intrinseco alla mente umana». A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.



Finzione e personaggio romanzesco. In dialogo con Gloria Scarfone

Per Incontri critici pubblichiamo il dialogo con Gloria Scarfone, ricercatrice di Letteratura italiana contemporanea all'Università di Pisa, sul personaggio romanzesco e sul concetto di «finzione»: «A partire dagli anni ‘90, l’interesse per il personaggio è cresciuto. Dopo la fase strutturalista, esso è tornato a essere protagonista della teoria e della critica letteraria, specie in Francia e paesi anglosassoni, mentre la “finzione” è dove è possibile conoscere sé stessi come gli altri, superando l’asimmetria realtà/pensiero altrui». A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.




DIALOGHI SU LIBRI

In dialogo con Doina Ene sulle orme del barone Brukenthal

Da Constanța, sul Mar Nero, Doina Ene ha portato con sé in Italia – da anni vive a Bergamo – la passione per l’arte. Laureata all’Università di Milano in Storia e critica dell’arte e specializzatasi in Beni storico-artistici, ha pubblicato il frutto delle ricerche per la sua tesi magistrale, Samuel von Brukenthal e la collezione di arte italiana in Hermannstadt/Sibiu (Rediviva edizioni, Milano 2024), sulla figura del governatore transilvano e della sua vasta collezione d’arte italiana lasciata al Museo Brukenthal di Sibiu. Proponiamo il dialogo con l’autrice a cura di Irina Niculescu.




IN MEMORIAM

«Qui il futuro è quasi passato». Alla memoria di Ioan Es. Pop

Ioan Es. Pop (1958-2024) raccontava «come il tempo poetico della sua vita fosse stato più agevole rispetto alla realtà, e che i 26 anni dal suo debutto sarebbero stati più semplici vissuti nel tempo delle sue poesie». Ora scomparso, il poeta, nonostante le sofferenze, mostrava sempre un sorriso gentile. La sua morte lascia un grande vuoto umano e culturale. «Nel 2016 ho tradotto Ieud fără ieșire (Un giorno ci svegliamo vivi. Ieud senza uscita e altre poesie, Valigie Rosse Edizioni), una poesia cruda e profonda della vita che ha plasmato la mia carriera di traduttrice». Di Clara Mitola.




SEGNALAZIONI EDITORIALI

Alessio Brandolini e il suo decimo volume di poesie

Alessio Brandolini (n. 1958) è poeta e narratore che assieme alla propria poesia diffonde anche quella italiana e non tramite la rivista online «Fili d’Aquilone, nata nel 2006, che dal 2012 è diventata anche l’omonima casa editrice, molto attiva e dinamica. Il poeta è giunto al suo decimo volume, Il fuoco della luna (Fili d’Aquilone, 2024), composto da quattro parti, che raccoglie componimenti per lo più brevi definiti dall’autore come «un originale diario in versi che ricostruisce il flusso dei giorni, dei pensieri e le emozioni che li hanno accompagnati». Di Smaranda Bratu Elian.



«La giostra dei pellicani»: un travolgente romanzo di Ernesto Berretti

Il catanese Ernesto Berretti (n. 1968), che abbiamo conosciuto su «Orizzonti culturali» come Basco Blu, ha pubblicato un secondo romanzo, La giostra dei pellicani (Watson Edizioni, Roma 2022). È la storia, vera, tra Calabria e Sicilia dell’omicidio di un sindacalista per il quale viene incolpato un innocente. Il giornalista Biagio Munzone si mette a indagare ma non può nulla contro un sistema che rifiuta la verità; anni dopo però, ricevuta una lettera misteriosa, riavvia le indagini per scoprire il vero colpevole. Questo e altro nel dialogo curato da Irina Niculescu con l’autore.




MONOGRAFIA

Dino Terra e gli intellettuali italiani dopo la guerra

Dino Terra, nell'ideare i saggi di Dopo il diluvio. Sommario dell’Italia contemporanea (Garzanti, 1947), non poteva prevedere quanto sarebbe stato attuale. Molti di essi rimangono pertinenti anche oggi. Paolo Di Stefano notò con la nuova edizione Sellerio (2014) che le lacune italiane di allora erano ancora presenti. 10 anni dopo l'impressione si è consolidata. «La lungimirante qualità del volume, questa sua capacità di tramandare fino a noi temi che parevano annessi solo alle terribili urgenze dei tempi, stava già nella filigrana delle parole di Terra». Di Antonio Rosario Daniele.



La favola in Dino Terra

Tra ’800 e ’900 i confini tra fiaba e favola si sono sfumati, influenzando vari generi letterari. La concisione e la vivacità della favola hanno permesso di esplorare il mondo in modi eterogenei, filosofici ed etici. Dino Terra ha usato la favola per porre questioni esistenziali e illuminare la realtà con il meraviglioso e interrogare temi come il libero arbitrio e la morale. «In quest’ottica, è del tutto conseguente l’ampio utilizzo della favola da parte di uno scrittore sui generis come Dino Terra, che arriva a esprimere un realismo ulteriore e multidimensionale». Di Alessandro Viti.




TRADUZIONI INEDITE

Angela Marinescu: una retrospettiva. Parte III

Prosegue con la III parte la retrospettiva su Angela Marinescu a cura del prof. Giovanni Magliocco con le poesie dai volumi editi tra il 1990 e il 2000: Il parco (1991), Il gallo si è nascosto nel taglio (1995), Blues (1997) e Fughe postmoderne (2000). Il critico Al. Cistelecan osserva che in questa fase poetica Marinescu, giunta sull’orlo della crisi, prolunga la scrittura atomizzante e implosiva delle ‘poesie di ferro’ delle prime raccolte e organizza le sue ossessioni «in visioni ‘sistematiche’ e sistematizzate, ma meno dense e prive della precedente spontaneità visionaria».




SAGGISTICA ORIZZONTI

Il caso Sylvia Plath (II)

In «Il caso Sylvia Plath» (II parte), Armando Santarelli riflette sulle cause del suicidio della poetessa, spinta a questo gesto per la sua eccessiva sensibilità e la pressione a eccellere, specie dopo la dolorosa separazione dal marito, Ted Hughes. Il timore poi di crescere i figli da sola e la prospettiva di un ricovero psichiatrico aggravarono la sua situazione. L’autore infine sottolinea come Hughes abbia manipolato la struttura dell’opera di Plath, alterandone il significato, e distruggendo i suoi diari. Tutto ciò ha sollevato più di una critica sul suo agire «cinico ed equivoco».



L’egemonia dello Stato sul corpo femminile

Il romanzo distopico L’Unità (Ehhet, 2024) di Ninni Holmqvist (Fazi Editore, trad. M. Podestà Heir) affronta temi simili a Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood (1985), a Filio non è a casa (1990) di Berta Bojetu (Voland, 2023, trad. P. Raveggi) e a I figli del diavolo di Liliana Lazar (66thand2nd, 2018, trad. C. Diez). «Il punto in comune che hanno queste scrittrici è che mettono in rilievo la questione della condizione femminile, in particolare per quanto riguarda il controllo statale e sociale sul corpo delle donne nelle società totalitarie». Di Emilia Pietropaolo.




ORIZZONTI FILOSOFICI

Morte, risurrezione, immortalità. Il «corpo di arcobaleno» e dintorni

Il caso di un maestro buddhista tibetano, il cui corpo svanisce, pochi giorni dopo la morte, dissolvendosi nella «luce», ha portato il tibetologo italo-americano Francis Tiso, studioso di Milarepa nonché sacerdote cattolico impegnato da tempo nel dialogo ecumenico ed interreligioso, a occuparsi del tema del «corpo di arcobaleno» nelle religioni asiatiche, in una monografia transdisciplinare, pubblicata nel 2016 negli Stati Uniti. Il volume, uscito di recente in francese, Corps arc-en-ciel et résurrection. La dissolution du corps dans le dzogchen et le christianisme ancien, è recensito qui da H.C. Cicortaș.




ORIZZONTI D'ARTE

«Preraffaelliti. Un nuovo Rinascimento» a Forlì

Dal 24 febbraio al 30 giugno 2024 il Museo Civico San Domenico Forlì ha proposto la mostra Preraffaelliti. Un nuovo Rinascimento,curata da L. Prettejohn, P. Trippi, C. Acidini e F. Parisi, (catalogo di Cimorelli editore) e dedicata al movimento artistico inglese della metà del XIX sec. che, contro il rigorismo vittoriano, recupera la lezione degli antichi maestri del Rinascimento italiano. Sono state esposte 320 opere giunte da vari musei del mondo firmate da artisti emblematici quali D.G. Rossetti, W. Morris, E. Burne-Jones, F. Leighton, G.F. Watts. Di Liana Corina Țucu.



Intervista all’artista Fiorentina Giannotta, a cura di Maurizio Vitiello

Fiorentina Giannotta (n. 1964) è nota pittrice italo-americana nata a New York, con studi d’arte e laurea in architettura all’Università di Firenze. Dopo essersi riaccostata, nel 2005, al disegno, alla pittura e all’arte orafa, ha partecipato a varie mostre personali e collettive, specie in America ed Europa, come alla Triennale d’Arte Sacra di Lecce, città in cui è presente alla Galleria d’Arte Sacra Contemporanea. È creatrice anche delle pale d’altare per la chiesa di Giorgilorio (LE). Le sue opere, coloratissime, colpiscono per la tecnica e i materiali usati. Di Maurizio Vitiello.




FOCUS EVENTI

Invito alla collaborazione rivista «Translationes» n. 16/2024

Pubblichiamo l’Invito per il n. 16/2024 della rivista «Translationes», che si propone di esplorare diversi aspetti della ricerca traduttologica a partire dal tema centrale, al quale si aggiungono altri ambiti di interesse e attualità: la traduzione in prospettiva interculturale; l’impatto dell’informatizzazione e della digitalizzazione sulla traduttologia (vantaggi, rischi, sfide); ricerche sulla storia recente delle traduzioni in romeno (dal 1990 al presente), attraverso l’analisi quantitativa e qualitativa dei dati. La Redazione invita gli interessati a inviare le proprie proposte entro il 31 luglio 2024.








Rivista online edita
dall’Associazione Orizzonti Culturali Italo-Romeni.

Promuove
il dialogo interculturale,
con particolare interesse
verso la traduzione letteraria come opera di mediazione.













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