Sînziana Popescu, e la mitologia romena diventa «Il viaggio di Vlad nel Mondo-di-là»

Negli ultimi anni il genere fantasy è tornato gloriosamente alla ribalta sugli scaffali delle librerie, indirizzandosi tanto agli adulti quanti ai bambini. Un filone che è rimasto per molto tempo all’angolo, considerato quasi la Cenerentola della letteratura. Oggi non esiste ragazzino che non abbia infilato il naso, almeno una volta, in un libro di zombie, streghe, maghi o vampiri. Romanzi e racconti, questi, abitualmente di origine anglosassone o americana. Ma anche la Romania, paese dalla mitologia e folklore davvero ricchi e affascinanti, non ha nulla da invidiare in quanto a fantasia e originalità, e di certo non si tira indietro.
Ce lo insegna Sînziana Popescu, autrice di diversi romanzi fantasy basati proprio sulla mitologia romena, il primo dei quali, Il viaggio di Vlad nel Mondo-di-là (Ed. Mediamorphosis, Bucarest 2015), è stato tradotto in italiano e recentemente presentato al Salone del Libro di Torino.
Nata il 25 gennaio 1972 a Târgu Mureş, in Romania, Sînziana Popescu è una romanziera, sceneggiatrice televisiva e autrice di teatro per bambini e ragazzi. Ha debuttato in letteratura già negli anni dell’università, realizzando uno spettacolo televisivo. Dopo la laurea in Medicina e Farmacia ha lavorato per lo più come giornalista per riviste scientifiche. Parallelamente ha continuato a scrivere pièces teatrali per bambini, vincendo i primi premi ai concorsi promossi dal Ministero della Cultura, dalla Radiodiffusione Romena, dal Teatro «Gulliver» di Galaţi e dal Teatro «Ion Creangă» di Bucarest. Dal 2002 partecipa alla realizzazione di diversi programmi televisivi per Prima TV, Pro TV e Acasa TV. Della sua produzione teatrale ricordiamo i pregevoli e premiati testi Viaţa ca o poveste o Minune (Una vita da fiaba o Meraviglia), Alunecând într-o prună (Scivolando su una prugna), Iubirea unui iceberg (L’amore di un iceberg), Domnul de ciocolată (L’uomo di cioccolata) e Cînd jucăriile spun pa (Quando i giocattoli fanno ciao).

Nell’agosto 2008 Popescu ha pubblicato con la casa editrice Mediamorphosis il primo volume della serie Andilandi, Călătoria lui Vlad în Celălalt Tărâm (Il viaggio di Vlad nel Mondo-di-là), un fantasy per bambini e ragazzi i cui personaggi principali sono le figure più importanti della mitologia romena: Fate, Draghi, Non-morti, Stregoni, Musocani, Giganti, Cavalli parlanti… Nell’ottobre dello stesso anno viene lanciata la raccolta di pièces teatrali per bambini Teatru pentru prichindei, mari, mici și mititei (Teatro per bambini, grandi, piccoli e piccini). Negli anni 2009 e 2010 l’autrice ha completato la trilogia Andilandi con i volumi Aventura gemenilor dincolo de Poiana Vie (L’avventura dei gemelli attraverso la Radura Vivente) e Drumul Anei prin Valea Plîngerii (Il viaggio di Anna nella Valle del Pianto). Accanto a questi volumi è uscita anche una piccola raccolta di racconti, Istorioare cu cosiţe (Storielle con le trecce), le cui protagoniste sono i personaggi femminili del Mondo-di-là. In ordine di apparizione seguiranno Peripeţii cu zale (Peripezie in armatura) e Aventuri cu aripi (Avventure alate), a completare il tris di volumetti di racconti, mentre Zborul lui Petru peste Ţinutul Balaurilor (Il volo di Petru nel Regno dei Draghi) sarà il quarto volume della serie Andilandi. Nel 2014 Popescu varca i confini nazionali: la raccolta Teatro per bambini viene tradotta in inglese, il racconto Maşinuţa Curcubeu (La macchinina Arcobaleno) è tradotto nelle versioni bilingui romeno-svedese e romeno-ceco grazie al sostegno degli Istituti di Cultura Romeni di Stoccolma e Praga, mentre nel 2015 esce la traduzione italiana del romanzo Andilandi – Il viaggio di Vlad nel Mondo-di-là, sempre a cura della casa editrice Mediamorphosis.

Il libro, nato dalla straordinaria fantasia dell’autrice, è molto più di una storia inventata: esso racchiude un mondo intero, sul quale noi, bambini o adulti, ci affacciamo forse per la prima volta. I personaggi, i luoghi, le atmosfere di questo romanzo sono intessuti della magia e della sacralità che la mitologia e il folklore romeni, sconosciuti ai più qui in Italia, possiedono in abbondanza. Ma chi è il protagonista e qual è la sua storia?
Vlad, un bambino di dieci anni, è mandato a trascorrere l’estate dai nonni a Hoghiz, un remoto villaggio della Transilvania centrale. I suoi genitori devono trattenersi a Bucarest, poiché la mamma sta per dargli un fratellino. Vlad ne è a conoscenza e non è affatto contento. Fortunatamente la sua vacanza a Hoghiz – un paesino arretrato, e però affascinante – si rivela piuttosto movimentata. Anche se non del tutto accettato dagli altri bambini, Vlad trascorre le sue serate ascoltando i racconti di un anziano del villaggio, l’unico divertimento disponibile. Così scopre un universo in cui storie e antichi miti sembrano presenti nella vita reale del paese. È un mondo in cui creature fantastiche come Non-morti, Streghe e Fate Madrine possono davvero essere viste al margine del villaggio, ma solo da bambini con qualche preoccupazione, qualche problema da risolvere. Una di queste creature, Iona, un Non-morto, cerca addirittura di catturare Vlad per ordine di Irodia, la regina delle Streghe, ma questi inaspettatamente fallisce, poiché Vlad, essendo un ragazzo di città, non lo riconosce per quello che è, un Vampiro per l’appunto.
Poi, proprio quando Vlad comincia ad abituarsi a questo tenore di vita «senza TV e senza computer», arrivano i suoi genitori accompagnati da Andrei e Lucia, i suoi fratelli gemelli appena nati. Durante la festa del giorno seguente, roso dalla gelosia, Vlad scorge tre strane donne, nient’altro che le Fate Madrine, eseguire un bizzarro rituale nella stanza in cui si trovano i gemellini. Scoperte, le tre scappano e si nascondono nel Bosco dell’Abbondanza, ai margini del villaggio. Vlad le insegue nel bosco e riesce a catturare una di loro, Sorte. Le altre due, Nascita e Morte, tornano indietro e cercano di accordarsi con Vlad: sono disposte ad esaudire un suo desiderio se lui libererà Sorte.
Vlad accetta lo scambio e viene portato dalle Fate Madrine nel loro castello, nel mezzo di un lago nel Mondo-di-là. Vlad, geloso e arrabbiato con i fratellini, chiede alle donne di poter rimanere per sempre lì insieme a loro. Le Fate Madrine accettano, ma a una condizione: Vlad deve dimostrarsi degno di questa richiesta, per cui deve scortare Andilandi, l’Usignolo Fatato, alle Galiane che vivono nella Radura Vivente.
Geloso e allo stesso tempo impaziente per l’avventura, Vlad accetta di buon grado; le Fate Madrine gli chiedono di pensarci bene, lo mettono in guardia e lo avvertono delle molte prove da affrontare e ostacoli da superare sul suo cammino, poiché molte creature malvagie cercheranno di sottrargli Andilandi per il loro personale profitto. Ma invano: Vlad ha deciso di restare. Il bambino nuota verso la spiaggia, portando Andilandi sulla testa. Qui Vlad – ora divenuto il Portatore – riceve nuovi vestiti, una spada e, come guida e consigliere, un Cavallo Prodigioso che vola, parla e mangia braci!
Inizialmente il cavallo sembra pigro, malato e stanco per l’età, ma dopo aver avuto la sua razione di braci lascia la sua vecchia pelle e si fa crescere un bel paio d’ali, trasformandosi in un meraviglioso stallone bianco.
Vlad ha davvero bisogno del suo aiuto. Molte forze delle tenebre vogliono ostacolare il suo viaggio. Da una parte ci sono le Streghe, dette anche Signore, comandate dalla regina Irodia e aiutate da Iona, il Non-morto, e Mar, un potente Stregone che cavalca un drago bianco di nome Fulmine. Le Signore vogliono Andilandi perché l’uccellino ha il potere di fermare il tempo, e quindi di farle rimanere giovani. Anche Iona desidera segretamente Andilandi perché può ridare la vita. A Mar non interessa Andilandi, bensì il Portatore; intende convincere Vlad ad entrare nella sua scuola di magia e diventare un bravo apprendista.

Accanto a queste perfide creature ci sono anche i Draconiani, temuti guerrieri che vogliono Andilandi per poter prevedere il futuro, cosa che potrebbe rappresentare un vantaggio notevole in battaglia. Aram, il re dei Draconiani, cerca di convincere Vlad a dargli l’Uccellino Fatato, e per farlo adotta il ragazzino come suo figlio. Ma Vlad riesce a scappare, incappando però nei Musocani, una razza umanoide dalla testa di cane, sempre in guerra con i Draconiani, che aspirano ad Andilandi affinché il loro re, Horsti, gravemente malato, possa guarire mangiandone il cuore e il fegato.
Anche questi mostri catturano Vlad, Andilandi e il Cavallo Prodigioso per cuocerli e mangiarseli. Ma i tre riescono nuovamente a scappare grazie all’aiuto di Zob, in figlio gentile di Horsti.               Nello scontro finale con le Streghe, Mar riesce finalmente a portare Vlad nella scuola per apprendisti stregoni. Dopodiché, aiutato dai Quieti, dalla Regina delle Api, da due sagge donne, la Veneranda Venerdì e la Mistica Domenica, e dai Giganti buoni delle montagne, Vlad riesce a raggiungere le Galiane.
Solo alla fine, arricchito da questa esperienza straordinaria e consapevole dei suoi nuovi sentimenti per i fratellini, il ragazzo decide di tornare nel mondo reale. Dopo questo viaggio, Vlad è pronto ad essere un ragazzo più buono, gentile e saggio – proprio come deve essere un fratello maggiore.

 

Sara Salone
(n. 7-8, luglio-agosto 2016, anno VI)