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Lingua, letteratura e politica. II Convegno internazionale dell’Università di Bucarest
Il 26 e il 27 settembre 2025, il Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze, Studi Classici e Greco Moderno della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere (FLLS) dell’Università di Bucarest, sotto il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Italiana a Bucarest e con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e dell’Accademia di Romania in Roma, del Centro di Linguistica Comparata e Cognitivismo della FLLS e della Società Dante Alighieri, Comitato di Bucarest organizza il convegno Lingua, letteratura e politica, dedicato da una parte ai molteplici legami tra la letteratura e la politica, nonché al linguaggio e al discorso politico nelle varie declinazioni e nei vari periodi storici, dalle origini delle lettere italiane fino ai giorni nostri. Gli organizzatori (Corina Anton, Miruna Bulumete, Aurora Firţa-Marin, Anamaria Gebăilă) propongono un evento scientifico rivolto a tutti coloro che sono interessati da una parte al modo nel quale la scienza, l’arte del governare e il potere si riflettono nella letteratura, e, dall’altra, all’analisi del discorso politico, della terminologia e della pragmatica dei dibattiti e delle comunicazioni politiche.
L’interesse per la scienza e arte del governare e per le declinazioni del potere hanno da sempre fatto il gusto di scrittori, poeti e trattatisti italiani, i quali hanno analizzato la politica ai fini di teorizzarla o, a livello pratico, di assecondarla o di denunciarla. Dalla funzione di servizio distribuita alla letteratura che emana da determinati centri di potere, nei confronti dei quali deve adempiere ad un dovere celebrativo, al suo ruolo di denuncia e dissenso in relazione a regimi e ideologie, si distinguono più tipi di “letteratura politica” che sono punti di riferimento per orientarsi nella vasta e complessa materia: una letteratura che legittima la politica, una letteratura disimpegnata scritta da intellettuali che si isolano da un mondo inaccettabile e intrattabile, una letteratura polemica, protestataria, sovversiva, impegnata (Leonardo Sciascia, Pier Paolo Pasolini), una letteratura che teorizza la politica (Niccolò Machiavelli, Francesco Guicciardini), memorie e testimonianze che riflettono le dinamiche del potere (Silvio Pellico, Primo Levi, la letteratura della Resistenza) e le conseguenze di esse sul destino dell’individuo.
Le tre conferenze plenarie saranno sostenute da Andrea Cortellessa (Università degli Studi Roma Tre), Smaranda Elian (Università di Bucarest) e Maurizio Trifone (Università degli Studi di Cagliari). Il convegno si avvale della collaborazione di un comitato scientifico composto da importanti rappresentanti del mondo accademico e scientifico italiano e romeno.
Andrea Cortellessa è nato a Roma nel 1968. Insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Roma Tre. Ha pubblicato saggi e antologie, curato mostre e testi di autori italiani del Novecento e contemporanei (fra i quali Giorgio de Chirico, Giorgio Manganelli, Elio Pagliarani, Giovanni Raboni, Amelia Rosselli, Andrea Zanzotto, Luigi Di Ruscio, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani e Luigi Serafini), realizzato trasmissioni radiofoniche e televisive, spettacoli teatrali e musicali. Fra i suoi ultimi libri l’edizione ampliata di Le notti chiare erano tutte un’alba. Antologia di poeti italiani nella Prima guerra mondiale (Bompiani 2018), Andrea Zanzotto. Il canto nella terra (Laterza 2021), Filologia fantastica. Ipotizzare, Manganelli (Argolibri 2022), Con l’ascia dietro le nostre spalle. Amelia Rosselli (Electa 2024) e Forse che sì. Joyce tra Pascoli e Gadda (Quodlibet 2025). Di e su Manganelli ha curato la mostra Illustrazioni per libri inesistenti (Museo di Roma in Trastevere 2023) e la raccolta degli scritti sull’arte, Emigrazioni oniriche (Adelphi 2023); nonché i volumi a più voci Vedere, Pasolini (con Silvia De Laude, Ronzani 2022) e Arbasino A-Z (Electa 2023). È nella redazione delle riviste «il verri» e «Strumenti critici» e tra i fondatori di «Antinomie. Scritture e immagini»; collabora ad «Alias» del «manifesto», al «Corriere della Sera», al «Sole 24 ore-Domenica», al «Giornale dell’Arte» e ad altre testate. Il titolo della sua conferenza plenaria è: «Verso la vita». Dalla «poesia civile» alla «passione della realtà».
Smaranda Bratu Elian è professore emerito di letteratura e civiltà italiana presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bucarest. È autrice di monografie, saggi e articoli pubblicati in Romania e all’estero su importanti autori e su aspetti significativi della letteratura italiana. I suoi principali campi di ricerca sono la letteratura e la cultura italiana tra il Cinque e l’Ottocento, ma si interessa anche a figure o temi specifici che precedono questo periodo o arrivano fino ai giorni nostri. Ha tradotto un gran numero di opere fondamentali dei grandi classici italiani (Giacomo Leopardi, Giovanni Boccaccio, Tommaso Campanella, Giordano Bruno, Niccolò Machiavelli, Leon Battista Alberti, Galileo Galilei ecc.) nonché autori del Novecento e del ventunesimo secolo (Sandro Penna, Salvatore Satta, Giovanni Arpino, Leonardo Sciascia, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Berto ecc.) pubblicati da prestigiose case editrici romene. Dal 2006 coordina la collana bilingue di classici “Biblioteca Italiană” della casa editrice Humanitas. Da decenni collabora a progetti nazionali e internazionali di promozione della cultura e della letteratura italiana in Romania. Tra le onorificenze che ha ricevuto si annovera il titolo di Commendatore al Merito Culturale della Repubblica Italiana, conferito dal Presidente della Repubblica Italiana nel 2008. Il titolo della conferenza plenaria è Poesia e politica in Lorenzo de’ Medici il Magnifico.
Maurizio Trifone insegna Linguistica italiana all’Università di Cagliari. è autore del Devoto-Oli dei sinonimi e contrari (Le Monnier, 2013) e, con Luca Serianni, del Nuovo Devoto-Oli (Le Monnier, 2017). In quanto esperto di sociolinguistica ha scritto numerosi studi sull’italiano contemporaneo (Aspetti linguistici della marginalità nella periferia romana, 1993) e sul burocratese (Il linguaggio burocratico, 2006) e ha collaborato a importanti opere enciclopediche e lessicografiche: oltre ai dizionari già menzionati, la Piccola Treccani (1993-1997, 12 volumi), e alcune edizioni dei dizionari Garzanti e Zingarelli. Dal 2006 dirige la rivista «Letterature straniere &». Con Antonella Filippone e Andreina Sgaglione ha scritto il corso di lingua italiana per stranieri Affresco italiano. Corso di lingua italiana per stranieri (Le Monnier-Mondadori, 2007-2012, 6 volumi). Il titolo della conferenza plenaria è «è finita la pacchia!»: il lessico della politica italiana.
I lavori, disposti in sezioni parallele, si svolgeranno presso la sede della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di via Pitar Moş, n. 7-13, Bucarest, secondo il programma in allegato.
Per ulteriori dettagli, scrivere a convegno.italianistica.bucarest@lls.unibuc.ro.
Gli organizzatori
(n. 9, settembre 2025 anno XV)
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