«Ricorrenze», una mostra-evento all’Accademia di Romania in Roma

La mostra-evento Ricorrenze della Facoltà d’Arte e Design dell’Università dell’Ovest di Timișoara, di cui «Orizzonti culturali italo-romeni» si pregia di essere partner, è stata ospitata negli spazi dell’Accademia di Romania in Roma tra il 17 e il 30 settembre 2021. Nella galleria online della nostra rivista, vi offriamo una selezione rappresentativa delle opere esposte.

All'inaugurazione della mostra hanno partecipato l'Ambasciatore di Romania in Italia, Sua Eccellenza Dott. George Gabriel Bologan, il Rettore dell’Università dell’Ovest di Timișoara, prof. Marilen Gabriel Pirtea, il Preside della Facoltà di Arti e Design, prof. Camil Mihăescu, accanto al direttore dell'Accademia di Romania in Roma, prof. Rudolf Dinu, al vicedirettore dell'istituzione, prof.ssa Oana Boşca-Mălin, agli ospiti italiani e al pubblico presente all'evento.


Come sottolinea la curatrice Maria Orosan-Telea, la mostra Ricorrenze ha portato al pubblico italiano una cinquantina di opere dei docenti della Facoltà di Arti e Design di Timișoara, mettendo in evidenza aspetti che si prolungano, ritornano, si sviluppano e sono assimilati a un alto livello di coerenza delle loro opere. Non si tratta di serialità nel senso stretto del termine, ma di visioni individuali che fondano i loro concetti estetici e la loro trasposizione in oggetti d'arte, in una dinamica di trans-serialità. L’insieme delle opere esposte segue elementi di continuità che sono tornati in forme diverse nella creazione di ciascun artista, sia in relazione a sé stesso sia in relazione agli altri. I nuclei permanenti da cui emanano sempre nuove soluzioni compositive, i temi reinterpretati, diversamente contestualizzati a seconda del periodo in cui sono stati rivisitati, contribuiscono a comporre una mostra raffinata e unitaria.

Nel 2020, la Facoltà di Arti e Design di Timișoara ha celebrato i 30 anni dalla sua riapertura. È un'istituzione giovane, rispetto alle accademie d'arte in Romania, ma che si fonda su un importante patrimonio artistico e pedagogico. Tra il 1933 e il 1942, operò a Timișoara, dopo essere stata trasferita da Cluj insieme a una parte del corpo docente, la Scuola di Belle Arti. Nel 1960, presso l'Istituto Pedagogico, fu istituita la Facoltà di Belle Arti, che cessò le sue attività nel 1979, in un periodo di ristrutturazione della formazione professionale, imposta dal regime comunista. Dal 1990, la Facoltà di Arti e Design dell’Università dell’Ovest ha avuto un'attività ininterrotta e un costante sviluppo, con l'istituzione di nuove specializzazioni e il continuo miglioramento del processo di apprendimento. La sua storia coincide con la storia post-comunista della Romania, diventando così paradigmatica per il modo in cui l'insegnamento superiore professionale ha creato le proprie basi negli anni incerti della transizione, ma anche per il modo in cui ha consolidato il suo statuto negli anni 2000 rispetto ad analoghe istituzioni di Bucarest, Cluj e Iași e ai partner internazionali. La tradizione dell'arte di Timișoara ha contribuito notevolmente a definire la specificità della facoltà. I primi docenti delle cattedre istituite nel 1990 sono stati gli artisti della neoavanguardia di Timișoara, tra cui si annoverano quelli che negli anni ’70 e ’80 avevano messo in pratica metodi pedagogici sperimentali presso il Liceo Artistico di Timișoara.

Ricorrenze è un progetto espositivo autoreferenziale e autoriflessivo, inteso ad affermare un’identità collettiva riflessa in ciò che è stabile, profondo e consolidato nella creazione degli attuali docenti della Facoltà di Arti e Design di Timișoara.
Gli artisti esposti sono: Vică Adorian, Dacian Andoni, Daniela Constantin, Adriana Lucaciu, Stelian Acea, Eugen Bârzu, Rudolf Kocsis, Hedy M-Kiss, Liliana Popa, Cristian Sida, Daniel Apostu-Teodorescu, Cristina Daju, Ion Gherman, Gabriel Kelemen, Sergiu Mădălin Mărienuţ, Filip Petcu, Bogdan Raţă, Dumitru Remus Rotaru, Anamaria Şerban, Claudiu Toma, Silvia Trion, Mihai Zgondoiu, Dorina Laura Duduleanu, Smaranda Sabina Moldovan, Andrei Părăuşanu, Camil Mihăescu, Diana Andreescu, Gloria Grati, Eduard Jakabhazi, Andreea Palade-Flondor-Străin, Dumitru Penteliuc-Cotoșman, Valentina Ştefănescu, Alexandru Cristian Bunii, Daniela Catona, Matei Gaşpar, Victor Gingiu, Cristina Lazăr, Iosif Mihailo, Corina Nani, Eugenia Elena Riemschneider, Sandra Suciu, Eniko Erzsebet Szucs, Sorin Vreme, Sergiu Zegrean, Réka Adorjani-Györgypal, Claudia Feti, Andreea Pleşa.



















Gloria Grati, Transvisualis



Dana Catona, Adesso



Liliana Mercioiu, Serie geometria variabile



Bogdan Raţă, M



Camil Mihăescu, Ad rosam per crucem



Cristian Sida, Giuseppa e la rosa



Dumitru Penteliuc-Cotoșman, Cubo labirintico, 1994



Laura Duduleanu,.Pursuit of Happiness, 2020



Eduard Jakabhazi, Caleidoscopio 5



Silvia Râncu Trion, Guardando vedo, 2020



Iosif Mihailo, Flow, 2016



Eniko Szucs, Passions



Andreea Palade Flondor,Vulnerabile, 50x70 cm, tecnica mista, 2020



Adriana Lucaciu, Between Alpha&Omega 19, mixed technique on paper, 70x100 cm



Mădălin Mărienuț, The Negative



Rudolf Kocsis, Tracce



Vică Tilă Adorian, Maggio, giugno 1989



Sergiu Zegrean, senza titolo



Remus Rotaru, Blue thought




A cura di Afrodita Cionchin


(n. 10, ottobre 2021, anno XI)