Le anatomie di Bogdan Nueleanu, mostra di scultura

Da diversi anni, fin quasi dal suo debutto, seguo la produzione artistica di Bogdan Nueleanu, e lo faccio perché credo nel suo talento, nella sua vocazione e perché mi offre sempre nuove sorprese visive. Queste provengono, credo, dal modo in cui Nueleanu riesce a sondare il suo mondo interiore, da come sa cercare sia nell’immaginario, sia nella zona pragmatica della sua arte, che si basa su tecniche e tecnologie, ossia – come dicono gli scultori – sui ferri del mestiere, nonché sulle combinazioni tra diversi materiali, sulla messa in pratica dell’oggetto artistico. La varietà delle forme, una continua ricerca nella zona dell’astratto, ma anche del figurativo, l’innesto tra i due territori dell’arte nella maggior parte delle sue opere, la tematica diversa – sono tutti argomenti che testimoniano la curiosità visiva dell’artista, le sue perenni ricerche. Anche il caso gioca un ruolo importante nell’elaborazione di molte opere. Perché? Perché il metallo raggiunge temperature elevate, dovute al suo riscaldamento con la fiamma della saldatrice, diventa fluido e cerca la sua strada e, quando il metallo si raffredda, diventa forma che coesiste con il tutto, ne è parte integrante.

La sua mostra più recente, svoltasi nel periodo 5 - 29 marzo 2019 presso la Galleria Calpe di Timișoara, trae il titolo da uno dei suoi lavori, L’anatomia di un Pensiero. Un’opera non di grandi dimensioni, ma complessa e visivamente accattivante sia per la sua forma, sia per la maniera in cui è realizzata. La forma nasce dall’ambizione dell’artista di dare corpo a un pensiero, di immaginarne l’anatomia, prendendo spunto dal disegno di una sinapsi. La combinazione di bronzo e acciaio inox, lo studio dei colori freddi e caldi di ciascuna, il rapporto cromatico che si accentua o si disperde a contatto con il legno di cui è fatto il piedestallo donano all’opera un’aura ludica, specifica del giovane artista. Mi soffermerei sul modo in cui la fiamma della saldatrice prende il posto del pennello e suggerirei agli spettatori di seguire i giochi metallici di luce lasciati da essa sulle superfici delle sculture.

Bogdan Nueleanu è un alchimista-mago, che indaga continuamente forme e formule tra le più inattese, le sue esplorazioni si concretizzano, vedi la mostra di Calpe, con sculture sorprendenti, che vanno viste senza fretta, in quanto ciascuna è uno stimolo per l’immaginazione, per le emozioni e per un possibile dialogo.



 

 

 

 

 

 

 

 

 



Robert Șerban
Traduzione di Serafina Pastore
(n. 4, aprile 2019, anno IX)