Focus. A Faenza, il Teatro Merlin di Timişoara con «La Bella e la Bestia»

Il prossimo 30 novembre, alle ore 16, la compagnia teatrale Merlin di Timişoara sarà presente al Teatro Masini di Faenza con «La Bella e la Bestia», spettacolo in lingua romena (con traduzione simultanea). L’evento è realizzato in collaborazione con la città di Timişoara, gemellata con Faenza, a sostegno della candidatura di Timişoara – Capitale Europea della Cultura 2021.
Lo spettacolo fa parte del progetto Timişoara, oraşul meu în Europa (Timişoara, la mia città in Europa) che, attraverso la scenografia creata da Attila Bajko, intende far conoscere e promuovere all’estero la città che vanta il soprannome di «Piccola Vienna». Le scene sono costitute da proiezioni degli edifici storici della Timişoara barocca di inizio Novecento.
L’evento è strutturato in tre parti: una mostra fotografica con immagini di Timişoara realizzate dall’artista fotografo Alin Zelenco, un breve film di presentazione della storia della città e lo spettacolo «La Bella e la Bestia». Basata su un antico tema, la fiaba è stata immaginata e messa in scena dalla regista Éva Lábadi Megyes, con le tecniche del teatro d’ombre.

L’anteprima è stata presentata il 19 ottobre 2013 nell’ambito del Festival Barocco di Timișoara, e la prima, il 20 ottobre 2013, alla sede del Teatro Merlin. Lo spettacolo è stato poi rappresentato a Szeged, in Ungheria, e a Subotica e Novi Sad, in Serbia. Nel dicembre 2013, la compagnia ha fatto una tournée in Germania, a Marotte-Figurentheater Karlsruhe, Braunschweig e Wolfenbüttel.

Teatro d’ombre, «La Bella e la Bestia»

Il Teatro d’ombre ha il potere (e il ruolo) di ricordare alle persone che, oltre alla parte visibile (Yang), hanno anche una parte nascosta (yin), impossibile da separare dallo yang, così come l'ombra non può essere separata dall’uomo. Se nella vita di tutti i giorni, la gente comune può percepire solo la parte visibile, nel teatro d’ombre si racconta della parte nascosta. Dove c'è luce, ci sono anche ombre e penombre. Qualsiasi oggetto che portiamo alla luce crea anche un’ombra, così come ogni pensiero, parola o gesto comporta un effetto. Ciò che accade nella storia de «La Bella e la Bestia» illustra perfettamente questo meccanismo di azione e reazione. Alla fine dobbiamo conoscere e assumerci l'intero yin-yang che sta in ognuno di noi e, altrettanto importante, sapere come trovarlo in coloro che ci circondano. Perché, come ha detto qualcuno, tutto ciò che siamo, è quello che abbiamo pensato.

Équipe artistica
Scenario: Mirella Tonenchi după Jeanne-Marie Leprince de Beaumont
Regia artistica: Éva Lábadi Megyes
Scenografia: Attila Bajko
Compositore: Cari Tibor
Media editor: Mircea Chiu
Editor di suono: Alexandru Uncruțiu
Luci: Ion Chipăilă
Foto: Alin Zelenco
Distribuzione: Melinda Feher, Dan Neagu, Laura Miculescu








Mirella Tonenchi
Traduzione di Afrodita Carmen Cionchin
(n. 11, novembre 2014, anno IV)