Intervista all’artista Annamaria De Vito, a cura di Maurizio Vitiello

Annamaria De Vito con la sua ultima produzione, Verticali Equilibri, che dovrebbe essere presentata, dopo l’estate, in una personale, riesce a sviluppare equilibri compositivi utili a far percepire disposizioni verticali, complesse e a incastro.
Fa emergere il suo procedere di prove e legittima redazioni pittoriche di scelte corrette per rimarcare soluzioni riflessive. Contestualizza una teoria di fervori concentrici e organizza un replay di successivi studi. Con una meditata sensibilità rimanda sui suoi percorsi agiti e sui tragitti stimolanti, ma si preoccupa e, così, provvede a istituire illustrate posizioni d’icastica misura.
Le sue composizioni risultano estratti di andamenti e di accostamenti leggibili che s’agganciano, in filigrana, ad atmosfere ampie e a estensioni di emozioni. Riassorbe, quindi, valutazioni e stimoli ottici per situare una complessa rete di addendi e di cifre coloristiche. I ventagli amalgamati qualificano campi emotivi, d’indubbio interesse.
In un’apprezzabile e lunga teoria vengono confermati equilibri con stesure perspicaci e appropriate, grazie a calibrati effetti pittorici, avvertiti e sentiti. Con un’accorta semantica descrittiva posiziona il suo far pittura nell’esigenza di estroflettere complici sensi e partecipazioni segnico-cromatiche influenti e adesive. Le sue determinazioni determinano congrue visioni del mondo e della vita.
L’artista rivolge, da tempo, la sua attenzione a schemi di profili verticalizzati di centrati blocchi. Con mano regolare e con gesto convinto, quasi da operatrice di tessiture, specifica scene astratte, tratteggiate da scansioni e da respiri, di schietto e sincero sviluppo esistenziale. Le numerose sequenze delineano una riconoscibile caratura.
La sua “cifra artistica” riconosce e riporta compresse storie e leggende in una sintesi che volge all’astratto le strette attualità.

È difficile concretizzare opere in diverse discipline operative, oggi?

Credo che oggi possa essere del tutto naturale e spontaneo combinare varie forme artistiche, soprattutto, per il completamento della performance dello stesso artista. Durante le mie mostre, ad esempio, mi piacerebbe raccontare le mie opere accompagnata dall’esecuzione di brani musicali. La musica, in tal caso, sarebbe il giusto completamento alla mia arte.

Vuoi trasferirti a Roma o a Milano, a Parigi, Londra o NY?

Mi piace «accompagnare» le mie opere in giro per il mondo mentre un trasferimento non è per ora nei miei programmi. Sicuramente se dovessi trasferirmi mi piacerebbe tornare in Costa del Sol (Spagna), dove ho vissuto e dove la mia arte pittorica ha iniziato a prendere forma e colore.

Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024 e dove e con chi?

Al momento sono molto impegnata in un progetto per le scuole e sarei contenta se riuscissi a portare il messaggio dell'arte grafica e pittorica agli studenti di ogni età, perché sono convinta che l'arte sia espressione illimitata.
Nel frattempo, sono contattata da numerose gallerie e partecipo a diverse importanti collettive.

La stampa ti ha seguito, ultimamente?

I cataloghi delle mostre a cui ho partecipato mi danno visibilità e sono la prima forma di comunicazione con il mio pubblico. Inoltre, ho preso parte a diverse manifestazioni alle quali era presente la stampa e ho rilasciato diverse interviste.

Hai partecipato a Fiere d'Arte?

Sì, ho partecipato a molte esposizioni d’arte come: Mostra Museo Civico del Torrione (Ischia), 2009; Mostra XLIX Premio Internazionale Sulmona, 2022; Mostra Gelidi Valete Pontes II Biennale D’Irpinia, Montella (Av), 2022; Mostra Restart – Hub – Art, Milano, 2023; Mostra Amars - Art Space, Barcellona (Spagna), 2023; Mostra Concept Art Brera, Milano, 2023; Mostra Art & Design Week – Expo Fiera Milano, 2023; Mostra Ambientarti Iv Hub Art, Milano, 2023; Mostra Arte Per La Vita New Gallery, Roma, 2023; Mostra Il Premio Internazionale Sulmona, 2023; Mostra Premio Pittura Casina Pompeiana, Napoli, 2023; Mostra Una Finestra Sull’Arte Contemporanea Internazionale Mega Art, Milano, 2023; Mostra Avellino Letteraria, Avellino, 2023; Mostra La Lacerazione Della Condizione D’artista – Spazio Vitale, Aversa (CE), 2024.

Credi che l'arte andrà avanti su altri canoni e codici?

Io penso che l’arte sia, innanzitutto, spontaneità. È chiaro e assolutamente necessario che alla base debba esserci una ottima formazione in quanto al giorno d’oggi la nostra vita è in continuo mutamento, e quindi, penso che la prima riflessione di un’artista non debba essere su un codice o un canone, bensì sulla propria personalità e su ciò che vede e riesce a realizzare.
L’artista è spontaneamente affacciato a un tipo di tendenza indipendentemente dal fatto che appartenga a un movimento piuttosto che a un altro.
Quindi non ci vedo una «struttura», perché l’artista non è strutturato su un qualcosa di fisso, di preciso, ma sia in continua evoluzione e più va avanti e più si forma liberamente. È mediante lo studio e la sperimentazione che l’artista cambia e trasforma i canoni. 

Attualmente, il mercato dell'arte è florido?

Penso che il mercato sia molto di nicchia e ciò lo rende, ovviamente, complesso e dipendente da alcuni meccanismi particolari.

Perché l'arte va avanti, nonostante alti livelli epidemici e stati di guerra?

Come dicevo prima, l’arte è, innanzitutto, spontaneità.  Spesso di fronte a situazioni difficili la creatività e la fantasia salvano l’uomo, gli evitano di soffrire e di deprimersi; anzi, è nei momenti più dolorosi che può venire fuori qualcosa di grande. 
L’arte non si ferma mai, in ogni tempo assume e ha assunto notevole importanza. Opere d’arte hanno testimoniato le brutture della guerra o le decimazioni causate dalle carestie o dalle epidemie, quindi ogni momento può diventare espressione artistica.




Annamaria De Vito e l'opera Il mio sogno africano, acrilico su tela, cm 70x70, 2023




Opera di Annamaria De Vito, Amore assoluto, tecnica mista su tela, cm 60x60, 2023




Opera di Annamaria De Vito, Primavera a passeggio, acrilico su tela, cm 60x50, 2023




Annamaria De Vito, La forza del coraggio, tecnica mista su tela, cm 80x150, 2024


A cura di Maurizio Vitiello
(n. 6, giugno 2024, anno XIV)