Intervista alla scrittrice Marinella Sorrentino, a cura di Maurizio Vitiello
La scrittrice napoletana Marinella Sorrentino ha ricevuto la Menzione d’Onore alla sezione «Opere Edite» del Concorso Letterario Casa Sanremo Writers 2025. Il riconoscimento è stato assegnato per il suo romanzo d’esordio Clementina. Una donna del Novecento a Napoli (Edizioni Arpeggio Libero, 2023), un’opera che narra la storia di una donna forte e determinata, ambientata tra il 1934 e il 1961, sullo sfondo delle vicende storiche della guerra e del dopoguerra. Ispirato a una storia vera, Clementina mette in luce le difficoltà affrontate dalle donne in un'epoca in cui il patriarcato imponeva regole rigide e spesso ingiuste.
Dopo il successo ottenuto con questo primo romanzo, premiato anche al Vesuvius Festival 2024 e al Premio «Procida Premia la Cultura» 2023, Marinella Sorrentino ha pubblicato il suo secondo libro, Anna. L’arte dello stare accanto (Edizioni Arpeggio Libero 2025), un romanzo intenso e profondo, che si muove tra memoria, identità femminile, emancipazione e dolore. Un romanzo intenso e profondo, che si muove tra memoria, identità femminile, emancipazione e dolore.
Puoi segnalare tutto il tuo percorso di studi?
Diploma in Ragioneria, praticantato Commercialista e praticantato Consulente del Lavoro.
Puoi definire e sintetizzare i desideri iniziali?
Frequentare il Liceo e studiare canto al Conservatorio.
Puoi segnalare i sentieri operativi che avevi intenzione di seguire e quali quelli realmente affrontati?
Prepararmi per l’esame di ammissione al Conservatorio (la mia aspirazione); nella realtà sono stata spinta subito nel mondo del lavoro, lavorando sempre nell’ambito contabile, con impegno e disciplina, ma senza vocazione (Commercialisti e aziende private).
Quando è iniziata la voglia di affrontare l’ambiente letterario e quando la voglia di «produrre letteratura»?
Sono stata sempre una grande lettrice. Da bambina dagli 8 ai 18 anni ho tenuto un diario personale giornaliero, ma non ho mai immaginato di poter diventare una scrittrice.
Il primo romanzo è nato per caso. Il covid-19 che ha messo in pausa le vite di tutti, mi ha regalato il tempo per tornare a veicolare le mie emozioni scrivendo, questa volta non per tenere un diario personale, ma per tramandare una storia di famiglia ai miei figli. Così, è nata Clementina una donna del Novecento a Napoli, la storia vera di mia nonna materna.
Solo dopo aver presentato il manoscritto a un concorso nazionale ho capito il valore del mio libro non come storia familiare, ma come testimonianza universale di un’epoca di discriminazione per le donne.
Mi puoi indicare gli scrittori bravi che hai conosciuto e con cui hai operato, eventualmente «a quattro mani»?
Ho sempre scritto da sola. Non ho mai fatto corsi di scrittura. Non avevo alcun amico scrittore.
I miei due libri sono il frutto di un talento che non sapevo di avere e sono stati oggetto di un editing leggero il primo insieme ad Anita Curci, il secondo con Francesca G. Marone.
Gli scrittori importanti li ho conosciuti solo dopo la pubblicazione del mio libro, durante eventi, fiere e presentazioni.
Un piccolo spazio nel difficile mondo dell’editoria me lo sono creato da sola. Con Viola Ardone e Maurizio De Giovanni ho avuto l’opportunità di fare da relatrice alle loro presentazioni per la Mondadori di Pozzuoli.
Con Maurizio De Giovanni si è instaurato un rapporto amichevole e di stima reciproca, che mai da sua fan avrei in passato neanche sognato.
Quali sono i tuoi libri da ricordare?
Clementina una donna del Novecento a Napoli è la mia opera prima pubblicata a febbraio 2023 da Mediterranea Produzioni. Una storia vera anni 1934/61 ambientata a Napoli tra Via Duomo e Posillipo.
Anna l’arte dello stare accanto è il mio secondo libro pubblicato a marzo 2025 da Edizioni Arpeggio libero. Un romanzo storico anni 1920/1930, ambientato a Napoli, tra l’Ospedale degli Incurabili e il Complesso Monumentale di Regina Coeli.
Puoi definire i temi che hai trattato? Ce li puoi dettagliare e sintetizzare? Ma dentro c’è la tua percezione del mondo, forse, ma quanto e perché?
Contrasto al patriarcato, emancipazione femminile, diritti dei minori e delle famiglie di fatto, umanità, cura per i più deboli, contrasto alla violenza di genere, temi purtroppo ancora attuali oggi.
Attraverso le storie delle nostre nonne, donne comuni, ricordo che in Italia fino al secolo scorso, la donna era vittima di «apartheid», una sistematica discriminazione, subordinazione ed esclusione in tutti gli ambiti: sociale, familiare e lavorativo.
Dopo la rivoluzione culturale e legislativa del ‘68 tanti passi avanti sono stati fatti e questo deve farci sperare e credere che un giorno potremo con l’impegno di tutti, uomini e donne insieme, arrivare a una reale parità di genere, per creare una società più giusta.
Nel frattempo dobbiamo fare baluardo delle leggi ottenute con sacrificio e determinazione dai nostri nonni e continuare sulla via da loro tracciata.
Quali piste e tracce di maestri hai seguito?
Non credo che si possa ricondurre il mio stile a un maestro in particolare, né oserei paragonarmi ad alcun autore. Anche dopo il consenso ricevuto per entrambi i miei romanzi, mi sento una scrittrice «abusiva». Ho sempre prediletto i romanzi storici, autori come Lev Tolstoj, Jane Austen, Luigi Pirandello, Giovanni Verga. Il mio stile è un misto tra verismo e romanticismo.
Pensi di avere una visibilità congrua?
No.
Quanti «addetti ai lavori» ti seguono?
Nessuno. Conto su una rete di amicizie e associazioni, persone con le quali condivido valori culturali, stima reciproca.
Quali linee operative pensi di tracciare nell’immediato futuro?
Continuare con determinazione per la mia strada.
I social t’appoggiano, ne fai uso?
I social sono importantissimi, uso Facebook, Instagram, Linkedin, Tik Tok.
Perché il pubblico dovrebbe ricordarsi dei tuoi diversi impegni?
Spero che riconoscano nei miei scritti un valore di impegno sociale, oltre che una piacevole e scorrevole lettura.
Prossime mosse?
A inizio anno uscirà un terzo romanzo. Nel frattempo, continua la promozione di Anna l’arte dello stare accanto con impegni già programmati, fino a novembre 2025.
Che futuro prevedi post-Covid-19 e post-guerra Ucraina-Russia e a Gaza?
Quando si arriverà al culmine, che spero non ci porti a una terza guerra mondiale, avremo un ritorno di umanità.
La storia è fatta di corsi e ricorsi, che sembra purtroppo non si possano evitare!
Oggi stiamo assistendo inermi a orrori inimmaginabili, Gaza è un nuovo olocausto e nessuno fa niente per fermarlo, eppure fino a ieri abbiamo giudicato i nostri avi per il genocidio degli ebrei… domani, ahimè, saremo giudicati anche noi!
Intervista realizzata da Maurizio Vitiello
(n. 9, settembre 2025, anno XV)
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