Progetto «Trotula», dedicato a Trotula De Ruggiero, pioniera nel campo medico

«Trotula» è un progetto culturale e creativo che ha l’intento di divulgare, con una comunicazione che oscilla tra fiaba e racconto storico, i valori di Trotula de Ruggiero (1050-1097), donna pioniera nel campo medico che, nell'XI secolo, operò nell'ambito della scuola salernitana. Trotula non è la sola, si discorre delle Mulieres Salernitanae, donne che professavano la medicina a tutto campo, le quali proponevano rimedi che i medici del Collegio accoglievano nei loro scritti. Trotula, dunque, insegnò ed esercitò la professione medica producendo trattati scientifici, il più famoso dei quali, De Mulierum passionibus, è stato definito da H.P.Bayon «il testo che segna la data di nascita della ostetricia e ginecologia come scienza medica».

«Trotula» è espressione dell’architetta Roberta Pastore, Valerio Calabrese – direttore del Museo Vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi – e Anella Mastalia, imprenditrice. Con loro vengono coinvolte alcune professionalità quali: Federica Cafaro per le illustrazioni, Ertilia Giordano per la voce narrante, Ernesto Giacomino che scrive i testi della storia. A seguire il progetto di comunicazione provvedono l’agenzia Elementi Creativi, con DE REV, fondata da Roberto Esposito e l’azienda MAF. Qui l’intervista di Giusy Capine all’architetta Roberta Pastore, portavoce del team.

Trotula de Ruggiero, conosciuta anche con il nome di Trottula, Trotta, Trocta o Troctula. Chi è e cosa le dobbiamo?

Trotula de Ruggiero visse a Salerno nell’XI secolo, nel periodo aureo della Scuola Medica Salernitana, dove la presenza femminile sia tra docenti che tra allievi era una realtà. Trotula era una medichessa, e come lei altre donne professavano la medicina a tutto campo. Accanto a loro altre figure femminili erano attive, parliamo delle Mulieres Salernitanae, le quali proponevano rimedi che i medici del Collegio accoglievano nei loro scritti. Trotula, dunque, insegnò ed esercitò la professione medica producendo importanti trattati scientifici, il più famoso dei quali è De Mulierum passionibus.

Quali sono le premesse ed i fini del Progetto «Trotula»?

Trotula è un progetto culturale e creativo che ha l’intento di divulgare, con una comunicazione che oscilla tra fiaba e racconto storico, i valori di Trotula. I suoi scritti sono arrivati ai giorni nostri e risultano sorprendentemente attuali. Molti aspetti della vita di Trotula sono avvolti dal mistero e nel tempo una sorta di negazionismo ha oscurato questa donna così emancipata, umana e profondamente colta. Il nostro progetto non ha pretese storico-filologiche ma punta, attraverso il racconto che Trotula fa in prima persona direttamente dall’anno 1000 (e dintorni), a difendere il diritto a essere ribelli, a credere nei propri sogni e a essere felici. E questa fantastica donna che nel Medioevo è riuscita a realizzare il sogno di praticare la professione medica e a essere il riferimento scientifico per l’Europa intera può diventare un faro per tutti noi.

Trotula de Ruggiero scrive: «E dal momento che tali malanni si manifestano nelle zone più intime, le donne non osano per riserbo e per fragilità della loro condizione, rivelare al medico i tormenti provocati dal dolore. Per questo motivo, io, mossa da tali compassionevoli circostanze, sollecitata soprattutto da una nobildonna, presi a riflettere più attentamente sulle malattie che assai spesso affliggono il sesso femminile». Ella, da medichessa aiuta le altre donne. Quanto è necessario ed urgente, oggi, lanciare un messaggio di solidarietà e supporto di genere?

La cosa che colpisce di più di questo straordinario personaggio è la sua grande umanità e solidarietà, le sue pazienti appartenevano a tutte le classi sociali, nobildonne e donne di estrazione sociale più umile venivano in ugual modo curate da lei. Questo ci fa pensare che Trotula fosse molto consapevole delle opportunità avute dall’essere nata in una famiglia agiata e di aver potuto accedere a un’istruzione di alto profilo e pertanto volesse restituire e condividere con le altre persone parte di questa buona sorte. Era, infatti, molto amata e si racconta che quando morì il corteo funebre fosse lungo tre chilometri. Il supporto di genere di fatto, lo praticava quotidianamente anche nel lavoro collaborando con le altre medicasse e le famose Mulieres Salernitane. Per questo ci è apparso utile far riemergere la sua storia, rielaborata in maniera fiabesca per far arrivare alle bambine e ai bambini (soprattutto a loro, ma non solo) il messaggio di quanto sia importante la solidarietà e il supporto tra le persone. Il tema ci è molto caro e nel raccontare la fiaba di Trotula cerchiamo di valorizzare alcune fantastiche figure femminili che speriamo davvero possiate amare così come le amiamo noi. Trotula è una donna che supportava le donne e che è stata aiutata da altre donne (e a onor del vero anche da figure maschili molto positive); insomma, nessuna donna è un’isola!  

«Trotula» si dipana in episodi ondeggianti tra storia e fantasia, fiaba e narrazione storica. Visse in pieno Medioevo: si possono trarre insegnamenti applicabili alle contingenze attuali?

Dai suoi scritti e dalle fonti storiche che la riguardano (seppur ridotte) si delinea un personaggio sorprendentemente attuale. I temi che emergono sono legati alla libertà di scelta, alla parità dei diritti, all’importanza dello studio e della ricerca, all’importanza di far vivere le emozioni e su tutti l’importanza della cura verso se stessi e gli altri. Quindi, sì riteniamo che i suoi valori e i suoi insegnamenti siano davvero importanti anche oggi.

«Trotula» racconta la propria storia utilizzando sito e social network. Può essere reputata una rebel medioevale?

Trotula è una super rebel come tutte le donne che si sono opposte e si oppongono anche oggi alle piccole e grandi ingiustizie. Non vogliamo mitizzare il singolo personaggio, relegandolo a una cornice di esclusività non alla portata di tutti, ma anzi vogliamo dire soprattutto ai più piccoli che tutte e tutti possono ribellarsi per i diritti negati e per difendere i sogni e le aspirazioni che sentono nel profondo. Il nostro desiderio è che ognuno possa sentirsi una rebel anche nelle piccole conquiste quotidiane.

Trotula de Ruggiero insegnò ed esercitò la professione medica, producendo trattati scientifici, il più famoso dei quali, ovvero De Mulierum passionibus, è stato definito da H.P.Bayon «il testo che segna la data di nascita della ostetricia e ginecologia come scienza medica», eppure la sua identità storica è stata cancellata o identificata con quella di uomo, strega, levatrice. Lo studio, il sapere, la conoscenza, l’impegno sono le sue cifre caratterizzanti. Quali sono i riscontri che ricevete in termini di stimoli impressi, soprattutto dalle donne?

La presenza nella Scuola Medica Salernitana delle donne medico in generale e della figura di Trotula in particolare è stata al centro di una lunga querelle tra gli studiosi; c’è stato un tentativo continuo di sottrarre a Trotula l’identità storica, femminile e professionale. Questo ha portato a rendere la sua figura legata esclusivamente alla storia della città di Salerno o al più agli addetti ai lavori. L’operazione di rendere Trotula un personaggio popolare attraverso i social e non solo punta proprio a restituire al mondo una storia negata e fortemente interessante che può diventare un positivo esempio di emancipazione femminile. Trotula ha fatto capolino sui social lo scorso luglio e già ha raggiunto tantissime persone in tutta Italia, che hanno amato subito il personaggio e il progetto. Molte donne scrivono direttamente a lei, segno che avevamo bisogno di un personaggio in grado di superare stereotipi di genere e valorizzare lo studio, la ricerca, la cura e la dedizione.

Le radici di Trotula de Ruggiero partono dalla tradizione classica ippocratico-galenica: il corpo umano era considerato nella sua interezza come un microcosmo all’interno del macrocosmo della natura. La modernità di Trotula può consistere anche nell’importanza che conferisce al corpo, considerando che, oggi, il corpo messo al centro del dibattito socio-culturale è proprio quello muliebre?

Dai suoi scritti emerge la centralità del tema del corpo femminile, di esso la vita viene vissuta, si esprime la gioia di vivere, la gioia di dare la vita, ma anche la pena della malattia e la sollecitudine della cura. Pertanto non solo è moderna, ma rimane anche oggi una precorritrice di un approccio al tema scevro dal giudizio. In particolare sta emergendo, in questo periodo terreno la volontà di superare certi canoni estetici unidirezionali puntando soprattutto alla cura del corpo attraverso stili di vita sani ed è per questo che la lezione di Trotula e più in generale della Scuola Medica Salernitana possono diventare utili strumenti per la cura del corpo e dello spirito.

Emerge negli scritti di Trotula de Ruggiero una limpida e seria coscienza della simmetria per quel che riguarda la sessualità, una complementarietà dei due sessi. Quali sono le sue idee rispetto ad una scelta sessuale che può essere interdetta ed esclusa unicamente dalla preferenza individuale e non dalla convenzione collettiva?

Il progetto Trotula poggia le basi su un valore indiscutibile, assolutamente vicino alle idee del personaggio a cui è ispirato: la libertà di ognuno di essere se stessi. Questa è la nostra piccola e chiara posizione su tutti i temi. Grazie per l’interesse rivolto a Trotula e vi invitiamo a seguirci sui canali social fb: trotulaofficial, ig: trotula_official, a presto!










A cura di Giusy Capone
(n. 11, novembre 2020, anno X)