Speciale Carnevale/1. Il Volo dell’Angelo a Venezia

Al professore universitario e stilista di alta moda Stefano Nicolao e alla sua famiglia. L’atelier Nicolao è stato fra i primi a ricreare l'atmosfera del Carnevale di Venezia della Serenissima negli anni Ottanta. I suoi costumi pregiati hanno vinto meritatissimi premi, sono stati nominati ben tre volte agli Oscar, e sono protagonisti che vestono le protagoniste del Volo dell’Angelo al Carnevale di Venezia.

A febbraio, la nostra collana «Fotografare Venezia» si veste di festa, con un bellissimo collage di fotografie di Lorianna Claudia Manzo, Valentina Gallimberti Ballarin, Marco Contessa e Alessandro Vasari.
 
«A che cosa vi fa pensare la parola italiana Carnevale?» Ho fatto questa domanda a degli ospiti in viaggio a Venezia e mi hanno risposto quasi sempre: a Venezia. Ai balli, alle sfilate in maschera, al Corteo del Doge del Carnevale di Venezia, unico al mondo, come unica al mondo è Venezia, al divertimento notte e giorno, alla Baùta e alla Moretta, agli Arlecchini e alle Colombine della Commedia dell'Arte, nonostante non tutte le maschere famose del Carnevale di Venezia provenissero dal Veneto, ma anche dalla Puglia – Farinella, dalla Lombardia – Meneghino, dalla Campania – Pulcinella, dalla Liguria – Capitan Spaventa, dall'Umbria – Bartoccio, dal Piemonte – Gianduia... Regione che vai, personaggi del Carnevale che trovi. Ma sapevate che la parola carnevale deriva dal latino carnem levare, termine che significa «eliminare la carne (dalla dieta)» e che indica il periodo di festeggiamenti cattolici che precedono la Quaresima? Infatti, il Carnevale è per i cristiani cattolici quello che per i cristiani ortodossi è la «Săptămâna Lăsatului Sec de Carne» (la Settimana del Lasciare Secco di Carne). Che c'entrano allora le maschere con il Carnevale di Venezia? Vi sono alcune possibili spiegazioni: durante la Serenissima Repubblica di Venezia, era consuetudine vietare di entrare smascherati in un casinò. Nascondere la vera identità era poi un modo di fare delle cose non sempre lecite, approfittando dall’affollatissimo periodo carnevalesco. C'era poi l'obbligatoria maschera del Dottore ebreo della Peste, in realtà, il Dottore che si prendeva cura degli ammalati di peste: una maschera curiosa, con un becco lungo simile a quello del gabbiano, in cui i dottori ebrei tenevano delle piante medicinali aromatiche. Tuttavia, possiamo goderci il Carnevale a Venezia anche senza essere mascherati, semplicemente facendo e mangiando due chiacchiere.

«E, fra tutti gli eventi del Carnevale di Venezia odierno, di quale vi piacerebbe sapere di più?», ho chiesto agli ospiti. «Perché si chiama il Volo dell'Angelo il Volo dell'Angelo?», mi ha risposto un bambino con una domanda. «Tanti anni fa, verso la metà del Cinquecento, durante il Carnevale di Venezia, un giovane acrobata turco riuscì, aiutato solo da un bilanciere, ad arrivare alla cella campanaria del Campanile di San Marco, camminando sopra una lunghissima fune che partiva da una barca ancorata sul Molo di San Marco. Nella discesa, invece, raggiunse il Balcone del Palazzo Ducale affacciato sulla Piazzetta San Marco, porgendo gli omaggi al Doge. Dopo il successo di questa spettacolare impresa, subito denominata Volo del Turco, l'evento fu richiesto e programmato come cerimonia ufficiale ogni Giovedì grasso anche per le successive edizioni, con tecniche simili e con forme che con gli anni hanno subito numerose varianti. Nel 1759, l'esibizione finì in tragedia: a un certo punto, l'acrobata si schiantò al suolo tra la gente inorridita. Per motivi di sicurezza, da quel momento fino alla fine dell’antico Carnevale di Venezia – voluta da Napoleone in 1797, che, temendo un complotto dei veneziani, proibì duramente non soltanto il Carnevale, ma perfino l'uso delle maschere in qualsiasi occasione –, il programma si svolse sostituendo l'acrobata con una grande colomba di legno che, nel suo tragitto, partendo sempre dal Campanile, spargeva sulla folla fiori e coriandoli».

«Il Carnevale in maschera riprese a Venezia soltanto all’inizio degli anni ‘80, diventando dall’oggi al domani un grande successo. Il Volo dell’Angelo è stato reintrodotto nell’edizione del Carnevale di Venezia del 2001, la prima del nuovo millennio, quando l’artista Katiuscia Triberti della Compagnia dei Folli, assicurata a un cavo metallico, ha effettuato la sua discesa sempre dalla cella campanaria del Campanile di San Marco, scorrendo lentamente verso terra, sopra un pubblico entusiasta. Alessandro Bressanello, il regista del Carnevale di quell’anno, ebbe l'idea di reintrodurre il Volo dell'Angelo. Dal 2001 al 2008, il tragitto del volo parte da Piazzetta San Marco e termina davanti al Palazzo Ducale. Tra le protagoniste del Volo dell’Angelo ci sono state, nel 2003, Frida Scarpa (campionessa di scherma), nel 2004, Carlotta Mantovan (Miss Veneto 2001), nel 2006, Manuela Levorato (velocista), nel 2007, Federica Pellegrini (campionessa di nuoto) e nel 2008, Coolio (musicista rapper, l'unico uomo a cimentarsi fino a oggi nel Volo dell'Angelo). Nel 2009, l'allora Direttore Artistico Marco Balich del Carnevale di Venezia ha deciso di far volare il suo primo Angelo, Margherita Maccapani Missoni, dal Campanile verso Piazza San Marco, con arrivo davanti al Museo Correr. Dal 2011, da un’idea di Piero Rosa Salva, a scendere dal Campanile nel giorno del Volo dell’Angelo è la giovane ragazza veneziana che si è aggiudicata nell’anno precedente il titolo di Maria del Carnevale».


«Che cos'è la Maria del Carnevale dell'anno precedente?», mi ha chiesto ancora quel bambino. «Chi sono, ogni anno, le meravigliose Marie della Festa delle Marie? E chi è, all’inizio di ogni Carnevale, la Maria che veste gli stupendi abiti da Angelo creati dal maestro veneziano di alta moda Stefano Nicolao indossati per volare dal Campanile della Basilica di San Marco verso la Piazza San Marco? E come è nata la tradizione della Festa delle Marie a Venezia? Vieni, andiamo prima alla Basilica di San Pietro in Castello, poi nel Campo Santa Maria Formosa, sempre nel Sestiere di Castello – stai attento, qui sono state girate alcune scene per uno degli ultimi film di Spider Man, lo sapevi? -, poi in Piazza San Marco, e ti racconterò...» 



Elisa Constantini, l'Angelo del 2018
Fotografia di Lorianna Claudia Manzo





Erika Chia, l'Angelo del 2019
Fotografia di Lorianna Claudia Manzo





Micol Rossi, il Guerriero del «Volo del Guerriero» 2019
Fotografia di Lorianna Claudia Manzo





Micol Rossi, il Guerriero del «Volo del Guerriero» 2019
Fotografia di Lorianna Claudia Manzo





Erika Chia, l'Angelo del 2019
Fotografia di Valentina Gallimberti Ballarin




Erika Chia, l'Angelo del 2019
Fotografia di Valentina Gallimberti Ballarin




Claudia Marchiori, l'Angelo del 2017
Fotografia di Valentina Gallimberti Ballarin




Claudia Marchiori, l'Angelo del 2017
Fotografia di Valentina Gallimberti Ballarin




Stefano Nicolao e Claudia Marchiori, l'Angelo del 2017
Fotografia Atelier Nicolao




Fotografia di Alessandro Vasari




Fotografia di Marco Contessa




Fotografia di Marco Contessa


Il Carnevale di Venezia 2020 si terrà dall’8 al 25 febbraio. Il Volo dell’Angelo apre ufficialmente i Festeggiamenti del Carnevale il 16 febbraio. Il Corteo e la Parata delle Marie avrà luogo il 15 febbraio. Per tenervi aggiornati sul programma, si prega di visitare: www.carnevale.venezia.it
Più info sull'Atelier Nicolao sul sito: www.nicolao.com.
Per Marco Contessa: www.veneziapersempre.it, instagram @allen32foto 
Per Valentina Gallimberti Ballarin: www.valentinagallimberti.com, instagram @valentinagallimberti
Per Lorianna Claudia Manzo: www.loriannaclaudia.com, instagram @loriannaclaudiamanzoph
Per Alessandro Vasari: www.alessandrovasari.com, instagram @alessandrovasariphotographer


A cura di Ioana Eliad
Instagram: @spa_ghetta
@orizonturiculturale
Tutti i diritti delle fotografie appartengono agli autori
(n. 2, febbraio 2020, anno X)




* La maggior parte delle informazioni citate sul Volo dell’Angelo è tratta da un articolo a cura di Filomena Fotia.