«L’inizio». Poesia per immagini nella prima mostra di Alina Ciuciu

«L’inizio». È questo il titolo – a valenza metafisica, verrebbe da dire – della prima mostra personale che, dal 27 aprile al 28 maggio, la pittrice romena Alina Ciuciu tiene a Salò (BS). Guardare un quadro di questa pittrice e venire catapultati in una dimensione diversa è pressoché contemporaneo. Non si può, infatti, non rimanere catturati dai colori con i quali riveste  le sue emozioni. Perché questa è la pittura di Alina: dare corpo ai suoi pensieri, catturare istantanee della sua fantasia e fissarle sulla tela. Le figure, le donne e gli uomini, sono espressioni di stati d’animo, di momenti della mente che fatalmente si riflettono sulla postura, sugli sguardi, sulla plasticità delle forme. Ed i colori le completano, dando immediatamente vita a sensazioni di gioia o di tristezza.  Con la sua pittura riesce a trasmettere e coinvolgere nel percorso che ha portato alla realizzazione dell’opera facendoci sentire quasi compartecipi della sua realizzazione.

Alina è un’artista a tutto tondo, perché spesso arricchisce con poesie i suoi quadri, non già per darne una spiegazione, ma per completare con parole ciò che teme di non aver potuto realizzare appieno con la pittura. Quando un quadro di Alina ha il corredo di alcuni versi, vanno letti perché consentono di capire ciò che realmente c’è nel dipinto: sentimento, sensibilità e fantasia. Ma nello stesso tempo nella sua pittura c’è qualcosa di estremamente semplice e materiale,  di schietto e quasi ingenuo, che rende le sue opere ancora più interessanti, perché coniugano l’onirico con il reale perché consentono a chi guarda, di poter scegliere il percorso interpretativo a lui più congeniale. La semplicità che caratterizza la sua persona, Alina la trasferisce nelle sue opere, non disgiunta da incursioni in mondi e menti che la sua fervida fantasia e la sua instancabile vivacità le fanno conoscere e visitare. Attraverso le sue opere Alina apre a tutti una porta sulle sue emozioni e sui suoi sogni.

La grande e forte sensibilità connaturata nelle percezioni della pittrice la mette nelle condizioni, a volte anche inconsciamente, di vedere lati delle cose che ai più paiono marginali o scontate e che con le sue opere, di pittura o poesia, riporta in primo piano ed all’attenzione, questa volta accompagnata, di chi vede/legge le sue opere. In un mondo frenetico che sovverte i valori, Alina è irrimediabilmente ancorata ad una visione della vita che affonda le sue radici nella semplicità della vita e nei valori fondanti dei rapporti fra persone e delle persone con la natura. Un albero ha le fronde rosse solo se nell’inconscio viene visto con questi colori. Una luna è grande come il cielo e lo domina, solo se nel cuore i ricordi ed i sogni si mischiano e creano paesaggi onirici, surreali ma con basi solidamente legate alla realtà che Alina distorce leggermente per accentuarne il lato poetico.

La pittura, paradossalmente, per la pittrice è limitante, le va stretta, perché sulla stessa tela non riesce (non ancora) a far convivere personaggi e mondi che invece si vanno a rincorrere e sovrapporre nella fervida fantasia che caratterizza Alina. Nelle poesie passa da un mondo del passato a scenari del futuro, da fate e giullari ad inquietanti entità che altro non sono che una sorta di raffigurazione delle cose malvagie e cattive che imperversano nella nostra quotidianità.  Queste esperienze di pittura la stanno formando e di giorno in giorno avvicinando al momento in cui troverà una sua strada, un suo percorso definitivo, un suo tratto identificativo personale che la porterà, con in doni della natura già nel suo bagaglio mentale, di comunicare e coinvolgere sempre più e sempre più efficacemente chi osserverà con occhio attento e mente libera, le sue opere.



   

Lorenzo Cipriani
(n. 5, maggio 2013, anno III)


Sede e orario: Garda CaféArt-Utat Viaggi, via Tre Corone 8, Lungolago Salò (BS). Tel. 0365.690168; orario: da martedì a sabato 9:30-12:30 / 15:30-19:30; domenica e lunedì chiuso.