Focus sulle «Sintesi Materiche» di Maria Pia Daidone

La Galleria Arte Barbato di Scafati, al Corso Nazionale, 327, ospiterà dal 9 ottobre 2025, la mostra «Sintesi Materiche» dell’artista Maria Pia Daidone.
Maria Pia Daidone è nata a Napoli; opera tra Londra, Napoli e Cantalupo nel Sannio (IS).
Con la tesi su L’idea del volo nella poetica visiva di Paul Klee conclude l’Accademia di BB. AA. di Napoli.
Dal 2001 al 2002, lavorando con colori e carte su tele, realizza «Birilli», che dal 2002 al 2006 sintetizza, anche su supporti lignei, con la conseguente serie «Sagome».
Nel 2007 e nel 2008 ha condensato, su diversi supporti, il mondo umano e il mondo animale con le sequenze «Macrostampelle», «Valigie» e «Zoophantasy».
Dall’agosto 2005 partecipa all’attività del «Movimento Iperspazialista».
Ha continuato con serie diverse per cognizione e uso di materiali; in particolare, sono da considerare i «Quadrati in plexiglas».
Ecco i suoi vari cicli: «Cerchi Graffiti», «Nonsolocerchi», «Accertamenti Metropolitani», «Collages», «Dame a Palazzo», «Birilli», «Sagome Magiche», «Sagome Lignee», «Macrostampelle», «Valigie della Memoria», «Zoophantasy», «Nerodaidone», «Zolle», «Daidone Art Design», «Quadrati in plexiglas», «Mantelli», «Nonsolonero», «Oronerorame», «Rossorame», «Ororossorame», «Totò», «Aurum», «MPD», «Incroci Modulari», «Sintesi Materiche».

Maria Pia Daidone opera per coniugazioni dando vita a una «sintesi materica fattuale», che non ha nulla a che vedere con una «sintesi virtuale», e quest’innovazione seriale distingue la sua ultima produzione, che sviluppa tra l’Inghilterra e l’Italia.
Intende, così, sottolineare corpo e colori in un insieme fattivo per giustamente ripartire sostanza e movimento e determinare trasparenze e motivazioni d’impeccabile preziosità semantica, nonché filigrane emotive, d’indiscussa valenza, che agitano onde intime e incapsulano vertigini.
Con abile azione creativa è stata capace di determinare, in strati e sottostrati, alcuni colori, a contrappunto, e a specificare con garbo linguistico multiple densità tattili.
Abbreviazioni risuonano nello specchio della memoria e producono, in un’ansia germinativa, nuove impostazioni calibrate e di carattere.
Con la serie «Sintesi Materiche» emerge la volontà dell’artista napoletana di puntare all’essenza di fondamentali consistenze.
Va, consapevolmente, dritta al cuore eliminando tessiture decorative.
Tra le crepe di un tempo senza tempo, prorompe e si erge una «stele» fatta di sostanza, che ci racconta la percezione di un intimo vissuto.
Quasi come dei muri logorati dagli anni, scalfiti da guerre e intemperie, le opere si fanno portavoce di una sorda e lacerante sofferenza.
Maria Pia Daidone è un’artista seria, responsabile, notevolmente ed efficacemente competente e misura e regola di fatture raffinate ogni opera.
Ognuna merita particolare attenzione per le minute sottigliezze conclusive, stese con controllatissimo senso dell’equilibrio, che sfiora un’estetica di nutriti riferimenti.
Prosegue, così, quel suo incedere e incidere sul fronte articolato del visivo contemporaneo con insistita determinazione e attiva sintesi nell’elezione di un’elaborazione pittorica e strutturale, finemente colta e, significativamente,
esemplare, guidata verso una realtà oggettiva, cosa rara attualmente.
Con sensibilità spirituale continua il suo percorso nel segno dell’astrazione geometrica, con diversificazioni, estrinsecazioni ed estratti informali, e sostanzia intimità espansive indirizzate al senso etico di una geografia di convinzioni e sentimenti.
Guarda ai vari codici linguistici e saggia l’ampiezza cosciente del gesto, nella piena convinzione che umori possano inseguire dettami di compartecipate stesure.
Con temprate aperture e preparate e partecipate cure aderenti combina passaggi pregevoli e sentiti. Con serietà operativa motiva composizioni ben determinate e convincenti.
Da mirate osservazioni riprende dati funzionali, che posiziona in lavori abilmente costruiti per dettagli in una teoria di finezze. Con incidenze geometriche e passaggi cromatici giusti, validi e necessari ricava sequenze, di raffinata intensità.

Hanno scritto e si sono interessati, tra gli altri: Mario Forgione, Maria Gabriella Guglielmi, Pasquale Mancini, Athyna Nicolay, Fabio Ranucci, Lydia Tarsitano, Sergio Tonello, Eleftheria Vri, Maurizio Vitiello, Giovanni Amodio, Mario Giaracuni, Lina Riccobene, Roberto Rebuzzi, Maria Scarcella Padovano, Angelo Lippo, Giuseppe Antonello Leone, Renato Casolaro, Cristina Tafuri, Giuseppe Bilotta, Antonella Lippo, Ugo Piscopo, Franco Lista, Marcello D’Orta, Ernesto Filoso, Aniello Montano, Carlo Roberto Sciascia, Marcello Gigante, Vitaliano Corbi, Maria Rosaria Peduto, Ciro Ruju, Stefano Arcella, Ester Milano, Nun. Es., Enzo D’Agostino, Giancarlo Da Lio, Ela Caroli, Domenico Raio, Alfredo Avitabile, Luigi Braco, Angelo De Falco, Marcella Lombardi, Tiziana Tricarico, Francesco D’Episcopo, Rosario Pinto, Paolo Mamone Capria, Elio Bruno, Vanessa M. Pipola, Michele Miscia, Chiara Guzzi, Floriana Guerriero, Daniela Ricci, Tanya Liotta, Alba Cetara Muto, Si. Buo, Paola De Ciuceis.
Asterischi, note e articoli su riviste, quotidiani, settimanali, periodici, tra gli altri: II Mattino, la Repubblica, II Denaro, Roma, II Tempo, L’opinione del mezzogiorno, Politica Meridionalista, Ceramica moderna, Progresso 2000, Portofranco, L’idea, II Giornale di Napoli, EONIKOE KHPYE, II Globo 12 ore, Arte e Carte, La Gazzetta del Mezzogiorno, Roma/Puglia, Il Tempo, Puglia, Il Cerchio, Il Domani, Corriere di Caserta, Caserta Nuova, Il Globo, Il Giornale di Napoli/Caserta, Il Risveglio, Metropolis, Il Sannio, Il Giornale di Caserta, Corriere del Mezzogiorno, La Verità Napoli, Vesuvio, Gazzetta di Caserta, Lo Spettro, Breve, Il Caffè, Nuova Gazzetta di Caserta, Cronache di Napoli, Il Giornale di Avellino, Corriere (Avellino), Più Donna, Ultimissime, Punto Reale, Punto d’Incontro, Il Quotidiano di Benevento, Otto Pagine, ECO d’arte moderna, Ambiente Natura e Cultura.





Maria Pia Daidone, Sintesi Materica, n. 3,
tecnica mista, acrilici,smalti, anilina e colla su cartapesta su cartone, cm. 71x54, 2023
(foto di Attilio Santarelli)




Maurizio Vitiello
(n. 10, ottobre 2025, anno XV)