La Romania al Salone di Torino e l’apporto della nostra rivista

Il nostro numero di maggio è tradizionalmente dedicato alle traduzioni dalla letteratura romena pubblicate in Italia, in vista della presentazione presso lo Stand della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino, di cui «Orizzonti culturali italo-romeni» si pregia di essere media partner dal 2013.
La XXXV edizione del Salone di Torino si terrà dal 18 al 21 maggio 2023 presso il Lingotto Fiere. Il tema scelto per quest'anno è Attraverso lo specchio. L’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro di Bucarest, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Accademia di Romania in Roma, organizza la partecipazione della Romania alla più importante manifestazione di questo genere in Italia con uno stand nazionale e una serie di manifestazioni sotto il titolo Letteratura allo specchio. Il programma di eventi legato alla Romania è consultabile qui.


Database «Scrittori romeni in italiano»: le uscite editoriali nel 2022


A ridosso della grande kermesse, proponiamo la nostra consueta rassegna delle pubblicazioni di letteratura romena uscite nel 2022, integrata da un addenda in cui sono elencati i volumi già usciti quest’anno o che usciranno nel corso del 2023.
Dal quadro che si desume dal database Scrittori romeni in italiano: 1900-2023, il totale delle uscite per il 2022 è di 19 titoli, +2 rispetto al 2021.


La narrativa

Cominciamo con il gruppo più folto di titoli, quello della narrativa, con 9 uscite editoriali che sono: i contemporanei Mircea Cărtărescu con i racconti di Melancolia (trad. di Bruno Mazzoni, La nave di Teseo: dopo il Saggiatore [che ha pubblicato Solenoide nel 2021, curato sempre da B. Mazzoni] un’altra casa editrice di ragguardevoli dimensioni punta sul grande scrittore bucarestino), e i romanzi di Iulian Ciocan, Prima che Brežnev morisse (trad. di Francesco Testa, Bottega Errante edizioni: altra gradita sorpresa, l’intraprendente editrice di Udine ha aperto il suo catalogo alle proposte letterarie romene) e di Liliana Corobca, Kinderland (trad. di Elena Di Lernia e Sara Salone, Cisla editore: altra piccola realtà editoriale che ci si augura continui con altri titoli); e infine Dinu Săraru con la novella Una farfalla bianca, dal sangue sulle ali (trad. di Nicoleta Presură Călina, Criterion Editrice).

Segue poi, sempre per la narrativa, un gruppo formato da autori classici, come Liviu Rebreanu (con il sorprendente ‘giallo’ Tutti e due, trad. di Alessio Colarizi Graziani e Alina Monica Turlea, Rediviva Edizioni) e Duiliu Zamfirescu con i romanzi La vita in campagna. Tănase Scatiu (trad. di Ingrid Beatrice Coman-Prodan, Rediviva Edizioni). Segue poi Dinu Pillat, con due romanzi: Morte quotidiana (pubblicato nel 1945), e il postumo Aspettando l'Apocalisse (uscito nel 2010, dopo che ne fu ritrovato il manoscritto, confiscato dalla Securitate nel 1959, ritenuto perduto) entrambi tradotti da Luca Bistolfi e pubblicati dall’editore siciliano Bonfirraro.
L’ultimo volume che incaselliamo nella narrativa, appartenente al genere della favolistica, è la celebre raccolta di Petre Ispirescu, Fiabe romene (trad. di Silvia Storti e Alina Monica Turlea, Besa Muci Editore), qui riproposte in una nuova versione italiana ampliata.      



La saggistica

Ben rappresentata è nel 2022 la saggistica con 3 titoli: abbiamo la riedizione riveduta e corretta dei saggi di Mircea Eliade Da Zalmoxis a Gengis Khan. Studi comparati sulle religioni e il folklore della Dacia e dell'Europa Oriental (trad. di Alberto Sobrero, introduzione e cura di H.C. Cicortaș, Edizioni Mediterranee), proposti per la prima volta in italiano da Ubaldini nel 1975; i notevili saggi dell’indagine archeologica sull’amore di Cătălin Pavel, L’archeologia dell’amore. Dal Neanderthal al Taj Mahal (trad. di Bruno Mazzoni, prefazione di Luigi Spina, NEO Edizioni), e il saggio sull’origine dei romeni dello storico Ioan-Aurel Pop, attuale direttore dell’Accademia di Romania, Dai romani ai romeni – Elogio della latinità (trad. di Ida Grazionio e Violeta Popescu, prefazione di Bruno Mazzoni, Rediviva edizioni).

Nella varia troviamo 3 volumi: gli aforismi, i pensieri, gli appunti e note sparse – le ultime cose scritte in romeno durante i primi anni del suo esilio in Francia – di E.M. Cioran nei volumi Finestra sul nulla, (trad. di Cristina Fantechi, a cura di Nicolas Cavaillès, Adelphi) e Taccuino per stenografia (1937-1938) (edizione italiana con testo a fronte a cura di Antonio Di Gennaro, introduzione tradotta dal francese da Magda Arhip, Mimesis edizioni); e il volume di memorialistica del critico d’arte, esule in Francia, Victor Ieronim Stoichita, Ritorno a Bucarest. Una storia (trad. dal francese di Benedetta Sforza, Bordeaux edizioni).


La poesia

Per la poesia (2 volumi) abbiamo i versi di Daniel D. Marin, I corpi che non ci calzano mai a pennello (trad. di Daniel D. Marin, Paola Sini, Gabriela Ion, Anita Bernacchia, Serafina Pastore, Stefy Altrove, Irma Carannante, Irene Btrix Palmas, Interno Libri Edizioni) e una selezione di componimenti del drammaturgo e scrittore Matei Vișniec raccolte nel volume collettivo Traumaturgie (trad. di Roberto Merlo, Stilo Editrice).


Il teatro

Infine, è ancora protagonista Matei Vișniec, con 2 pubblicazioni dedicate ai suoi testi teatrali: Il Cabaret Dada (trad. e postfazione a cura di Irma Carannante, con testo fronte) e Mansarda a Parigi con vista sulla morte (trad. e postfazione a cura di Horia Corneliu Cicortaș, testo a fronte) entrambe pubblicate da Criterion Editrice.


ADDENDA USCITE EDITORIALI 2023

A completamento e integrazione del quadro delle uscite editoriali del 2022, diamo conto qui di seguito anche di libri già pubblicati [*] nel 2023 o di futura pubblicazione nel corso del 2023:

Ana Blandiana, Falso trattato di manipolazione, Elliot (trad. Mauro Barindi);
Ana Blandiana, Variazioni su un tema dato, Donzelli (trad. Bruno Mazzoni);
Albert Denn, Poesie, Miraggi (trad. Pavel Nedelcu);
Mircea Eliade, Prosa fantastica, Castelvecchi (trad. Horia C. Cicortaș e Igor Tavila);
Dinu Flamând, Poesie, Raffaelli (trad. Smaranda Bratu Elian);
Virgil Ierunca, Il fenomeno Pitești, Cisla (trad. di Elena Di Lernia) [*];
Adina Rosetti, Il kendama perduto, Cisla (trad. Elena Di Lernia e M. Marasciuolo) [*];
Mihail Sebastian, Donne, Mimesis (trad. Francesco Testa);
Mihail Sebastian, La città delle acacie, Besa Muci (trad. Alina Monica Turlea);
Simona Sora, Hotel Universal, Bottega Errante (trad. Sara Salone) [*];
Tatiana Țîbuleac, L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi, Keller (trad. Maria I. Pop) [*].
Matei Vişniec, Lo spettatore condannato a morte, Cooperativa Libraria Editrice Università di Padova (trad. Maria Emanuela Raffi) [*].



A cura di Mauro Barindi
(n. 5, maggio 2023, anno XIII)