PRESENZA ITALIANA NEL BANATO


Il progetto «Presenza italiana nel Banato» della nostra rivista

Il progetto interdisciplinare Presenza italiana nel Banato, a cura di Afrodita Cionchin, realizzato in collaborazione con lo storico Ionel Cionchin, si propone il duplice obiettivo di recuperare la memoria storica, valorizzando e reinserendo nel circuito culturale alcuni dei contributi più importanti di coloro che hanno trattato questo tema, e di produrre nuovi studi. Abbiamo finora pubblicato l'apporto di Aurel Cosma Jr. e una serie di materiali dedicati all'immigrazione italiana, a Silvio Guarnieri e alla storia di Francesco Illy ecc. Invitiamo gli studiosi a inviarci nuovi contributi.



«Presenza italiana nel Banato»: il contributo di Aurel Cosma Jr. (I)

Nell'ambito del nostro progetto, presentiamo il contributo di Aurel Cosma Jr., avvocato, giornalista e scrittore, nato il 25 marzo 1901 a Timişoara, intellettuale di spicco del Banato del primo Novecento. Nella sua prolifica attività che ha abbracciato diversi campi, è stato direttore del giornale «Nădejdea» di Timişoara a partire dal 1923 e fondatore della rivista letteraria «Luceafărul» di Timişoara (1935-1940). Pubblichiamo la prima parte dello studio Tracce di vita italiana nel Banato, edito nel 1939 dall’Istituto di Cultura Italiana in Romania, sezione di Timişoara.



Aurel Cosma Jr: «Tracce di vita italiana nel Banato» (II)

Continuiamo il progetto Presenza italiana nel Banato con la pubblicazione della seconda parte dello studio di Aurel Cosma Jr. intitolato Tracce di vita italiana nel Banato, edito nel 1939 dall’Istituto di Cultura Italiana, sezione di Timişoara. «Pulsazioni di vita italiana nel Banato troviamo anche nel campo militare, soprattutto all'epoca delle guerre contro i Turchi, quando innumerevoli Italiani versarono il loro sangue per la liberazione dal terrore della mezzaluna anticristiana» Spiccano le figure di San Giovanni da Capestrano e del conte Luigi Ferdinando Marsigli.



Aurel Cosma Jr: «Tracce di vita italiana nel Banato» (III)

Il progetto Presenza italiana nel Banato giunge alla pubblicazione della terza e ultima parte dello studio di Aurel Cosma Jr., Tracce di vita italiana nel Banato (1939). Siamo nel Settecento: «La pace di Passarovitz del 1718 – scrive Cosma – inaugura una nuova era nella vita del Banato. II vittorioso principe Sabaudo affidò al Conte Mercy la riorganizzazione della regione. A questo difficile lavoro di ricostruzione soprattutto economica, anche gli Italiani hanno dato concorso di lavoro. La rinascita del Banato è dovuta in gran parte alle braccia instancabili e al genio italiano».



«Quel profumo di caffè e Mitteleuropa». Riccardo Illy, storia di famiglia

Ci sono storie e uomini che sembrano custodire nel loro patrimonio genetico una costitutiva vocazione all'interculturalità, irresistibilmente aperti ad ampi orizzonti. È il caso della famiglia Illy, cognome che è anche un rinomato brand internazionale. Ce ne racconta la storia Riccardo Illy, noto anche per il suo impegno politico, in un viaggio di generazioni che parte da Timişoara, col nonno ungherese Francesco, e arriva a Trieste, città multiculturale. Una storia mitteleuropea, non solo di caffè ma anche di idee: «Ogni impresa deve impegnarsi a sostenere la cultura».



Silvio Guarnieri, dieci anni di vita e studi a Timişoara. Un inedito

Silvio Guarnieri (1910-1992) fu uomo di lettere, scrittore e docente universitario. Nel 1938, insofferente delle limitazioni imposte dalla censura fascista, giunse in Romania come direttore dell'Istituto italiano di cultura, sezione di Timişoara, fino al 1948. A questa singolare figura di studioso e diplomatico, Doina Condrea Derer ha dedicato un importante volume monografico, Silvio Guarnieri. Universitar în Romania și Italia (2009). Pubblichiamo, in traduzione italiana, il capitolo dedicato all’attività pubblicistica di Guarnieri in Romania, con una lettera inedita.



Alla ricerca della terra promessa. Gli Italiani di Romania

În căutarea tărâmului promis. Italienii din România (‘Alla ricerca della terra promessa. Gli Italiani di Romania’) è il suggestivo titolo del volume curato da Bokor Zsuzsa (Casa Editrice dell’Istituto per lo Studio dei Problemi delle Minoranze Nazionali (ISPMN), Cluj-Napoca 2017) che raccoglie gli studi nati nel quadro del progetto ISPMN – La monografia delle minoranze della Romania, contributi che tracciano un profilo generale del fenomeno migratorio italiano in Romania tra il XIX e il XX secolo, e di alcune sue specifiche comunità. Recensione di Monica Iovănescu.



In Romania a cercare il pane: la migrazione storica dei friulani

Tra il 1820 e il 1947 molti partirono dal Friuli alla volta della Romania in cerca di migliori condizioni di vita. Silvia Biasutti ricostruisce la situazione di un Friuli contadino, stremato dalla miseria e non in grado di assicurare il pane a tanti che, in quel Paese dell’Impero Austroungarico, vedevano una vera terra promessa. In Romania i friulani trovarono un ambiente culturale per tanti versi affine a quello di casa. Una pagina di storia che chiarisce i rapporti tra i due popoli e la trasformazione di alcuni flussi migratori temporanei in situazioni permanenti di lunga durata.



Ormós Zsigmond e la collezione d'arte italiana del Museo di Timişoara

La collezione d'arte europea antica del Museo dell’Arte di Timişoara è in gran parte dovuta a Ormós Zsigmond, personalità di notevole rilevanza per il collezionismo nella seconda metà dell’Ottocento nella provincia del Banato (già dell’Impero austro-ungarico, e dal 1918 territorio della Romania). Di particolare ampiezza e pregio la sua raccolta d’arte italiana, composta da 53 dipinti e da vari disegni e stampe, alcuni dei quali successivamente venduti. Un pregevole studio di Marius Cornea traccia un ampio profilo di Ormós e della sua attività di collezionista.


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