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N. 6/GIUGNO 2024 - IN COSTANTE AGGIORNAMENTO, SEGUITECI! Per Incontri critici è ospite Aurelian Silvestru (n. 1949), uno degli scrittori più letti nella Repubblica di Moldavia. La sua attività letteraria, apprezzata e confermata da diversi premi, è affiancata dall’attività di insegnante, psicologo e giornalista. È fondatore e direttore del liceo privato «Prometeu-Protalent» di Chișinău, il primo nel suo genere in Moldavia. Il suo romanzo L’attore anonimo, tradotto da Olga Irimciuc per Graphe.it, è un romanzo d’amore e avventura con un personaggio a sorpresa, l’antico Nerone. A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone. INCONTRI LETTERARI M. Prati: «I libri d’avventura, un viaggio interiore per autore e lettore» Nello spazio dedicato al romanzo d’avventura pubblichiamo il dialogo con lo studioso e scrittore Massimo Prati. Laureatosi all’Università di Genova, con studi in Linguistica all’Università di Ginevra e in Letteratura inglese al St. Claire’s College-Oxford, attualmente insegna al College Aiglon. I suoi interessi spaziano ecletticamente dal calcio alla didattica dell’italiano, in cui si inserisce quello per la storia e la letteratura d’avventura in cui «Il viaggio è spesso considerato metafora della vita: “la vita è un viaggio”», spesso esotico. A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.
In dialogo con Daniela Sandid, traduttrice di Stevenson e Conrad Daniela Sandid è laureata in Lingue straniere e da anni traduce scrittori anglo-americani del XIX secolo (E. Gaskell, M. Twain, R.L. Stevenson, V. Woolf ecc.) con sconfinamenti nella poesia con John Donne e la poetessa contemporanea Martina Evans. Nell’affrontare la letteratura «d’avventura» in quanto traduttrice afferma di prestare attenzione allo scarto di linguaggio in testi distanti come epoca e lessico, ma a cui il lettore moderno e non avvezzo a certo vocabolario «deve comunque avere accesso e in esso lasciarsi trasportare». A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone. SALONE DI TORINO «Vita immaginaria». La XXXVI edizione del Salone del Libro di Torino Dal 9 al 13 maggio 2024 si è tenuta la XXXVI edizione del Salone del Libro di Torino, con il tema «Vita immaginaria», la prima diretta da Annalena Benini. 43 paesi ospiti, 137 mila mq espositivi, oltre 800 stand e numerosissimi eventi. La Romania ha partecipato con il suo stand grazie all'Istituto Culturale Romeno e un ricco programma in cui sono stati presentati autori classici e contemporanei e il cui evento clou è stata la presenza di Mircea Cărtărescu, vincitore del Premio Mondello, mentre Simona Nicoleta Bogdan ha vinto il III premio del Concorso Lingua Madre. Di Irina Niculescu. MONOGRAFIA Dino Terra antifascista: quella strana «Grazia» Il 10 giugno 1940 l’Italia di Mussolini entra in guerra. Nello stesso anno Dino Terra smette di scrivere per il «Quadrivio», con cui collaborava con indipendenza e onestà, in critica antitesi ai costumi dell'upper class italiana, ma dove appare, il 13 luglio 1941, l’annuncio del suo nuovo romanzo, La Grazia, in origine una pièce teatrale. L’opera esplora il conflitto tra predestinazione e libero arbitrio, mostrando le vicende tragiche di Guido e Giulia, influenzate dalle Grazie mitologiche, con critiche alle teorie endocrinologiche e all'ideologia fascista. Di Gianni Antonio Palumbo. Antologia Dino Terra. Dal romanzo «La Grazia» Per gentile concessione della Fondazione Dino Terra proponiamo un brano da La Grazia (Garzanti 1941; Marsilio 2023), romanzo che esplora il tema della libertà e responsabilità umana, sfidando il determinismo suggerito da studi fisiologici ed endocrinologici. È la storia di Giulia Bentoia e della sua relazione adulterina con l’architetto Guido. L’intervento delle divinità Ebe, Iftima e Aleissiar porta a una serie di eventi imprevedibili, influenzando la vita dei personaggi. È romanzo di profondità psicologica con un forte impatto teatrale, il cui titolo gioca sull’ambiguità del concetto di grazia. TRADUZIONI INEDITE Angela Marinescu: una retrospettiva. Parte II Pubblichiamo a cura del prof. Giovanni Magliocco la seconda parte della retrospettiva dedicata alla memoria di Angela Marinescu (1941-2023) che include poesie da La blindatura finale (1981) e Var (1989). Mentre La blindatura finale funge da baluardo contro la censura imminente, Var è una potente riaffermazione della sua parola poetica. Entrambe le raccolte consolidano e radicalizzano la tendenza verso la massima concentrazione e astrazione. Le immagini di ferro e sangue permeano la sua poetica, creando una polarità tra cerebralità fredda e visceralità violenta. SEGNALAZIONI EDITORIALI Novità: «Emersioni sceniche. Teatro romeno contemporaneo» Di recente, presso l’editrice ETS (Pisa) è uscito il volume Emersioni sceniche. Teatro romeno contemporaneo, a cura di H. C. Cicortaș e Letteria Giuffrè, il primo della nuova collana di romenistica «L’altra Europa», diretta da Emilia David. Esso contiene sette testi inediti in Italia, di cui quattro testi integrali di Anca Visdei (Sempre insieme), Alina Nelega (Il decalogo secondo Hess e Amalia respira profondamente) e Vlad Zografi (Baciami!), ai quali si aggiungono tre scritture sceniche basate su testi di Istrati, Eliade e Sorescu. In anteprima per la nostra rivista, un estratto del libro. SAGGISTICA ORIZZONTI Il caso Sylvia Plath (I) Sylvia Plath (1932-1963) ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura. La sua poesia, caratterizzata da una libertà espressiva e una ferocia verbale senza precedenti, affronta temi come l’amore, il dolore, le patologie psichiatriche e l’affermazione del sé contro la cultura patriarcale. Pose fine alla sua vita suicidandosi, a soli trent’anni, dopo aver scoperto che l’amato marito, il poeta Ted Hughes, la tradiva. Attorno a lui aleggia la mala fama di aver manipolato pro domo sua il lascito letterario di Plath, suscitando dubbi e dibattiti sulla sua moralità. Di Armando Santarelli.
«Ecco il tempo degli assassini». Poesia e modernità «Il poeta moderno crede fermamente – moderna religione della bellezza... – nella poesia – ‘dizione dell’indicibile’, conoscenza estetica che si esprime in una forma, esaltazione dell’intelletto e del sentimento –; crede nella sua funzione salvifica, autentica ‘ultima spiaggia’ dell’umanità; crede nel senso della poesia (e più in generale dell’arte) come fatto tipicamente umano, in quanto ‘emergenza dall’Inconscio’: dunque connaturato all’uomo, dalle Grotte di Altamira ad oggi». Questo il fulminante esordio del denso articolo di Roberto Pasanisi sul rapporto tra poesia e modernità.
ORIZZONTI FILOSOFICI Ricordando Grazia Marchianò (1941-2024) Grazia Marchianò, nota studiosa di estetica comparata e per molti anni docente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena-Arezzo, è morta nella sua casa di Montepulciano, poche settimane dopo aver compiuto ottantatre anni. Dopo la morte di Elémire Zolla (1926-2002), a cui era legata da un sodalizio di venticinque anni, ne aveva curato per Marsilio l’edizione completa degli scritti e, in generale, il lascito culturale. I coniugi Zolla-Marchianò furono, tra l’altro, amici di Ioan Petru Culianu, come ricorda Horia Corneliu Cicortaș in questa rievocazione personale. ORIZZONTI D'ARTE Eugen Ciucă ‘ritorna’ a Pontelongo con il busto «Dante pensante» Lo scultore romeno-americano Eugen Ciucă (1913-2005) ha lasciato un pezzo della sua vita artistica e privata anche in Italia, divenendo cittadino onorario di Pontelongo nel ‘66, comune in provincia di Padova, dove conobbe negli anni ’60 Livio Zanolini, il medico italo-romeno del paese. Nel ’67-’68 lo scultore donò all’amministrazione un bozzetto in gesso alto 8 m di una statua di Dante Alighieri e un Dante pensante acquistato allora da Silvano Zatti, e che ora dopo il suo restauro ha donato a Pontelongo, in una cerimonia ‘corale’ tenuta il 28 aprile scorso. Di Liana Corina Tucu.
Con Domenico Corcione sull’arte di Angelo Mozzillo Per la rubrica Orizzonti Arte pubblichiamo il dialogo con Domenico Corcione, studioso laureatosi in Storia medievale, che ha curato il primo Catalogo d’arte (2024) sulle opere del pittore afragolese Angelo Mozzillo (1736-1810), «il pittore degli angeli», artista eclettico del ‘700 campano, con oltre 170 dipinti sparsi fra Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, in cui sintetizza da epigono la scuola dei maestri De Mattei e Solimena, generandone uno proprio apprezzato per i grandi scenari di fondo e per la delicatezza dei volti dei personaggi. A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone. Intervista all’artista Annamaria De Vito, a cura di Maurizio Vitiello Annamaria De Vito (Napoli, 1966) con la sua ultima produzione dal titolo Verticali Equilibri riesce a sviluppare equilibri compositivi che permettono di percepire disposizioni verticali complesse e interconnesse. L’artista emerge attraverso prove e scelte pittoriche legittime, enfatizzando soluzioni riflessive. Contestualizza una teoria di fervori concentrici con una sensibilità meditata che si riflette in percorsi e tragitti stimolanti, mentre le sue composizioni estraggono andamenti e accostamenti leggibili, collegandosi ad ampie atmosfere emotive. Di Maurizio Vitiello. FOCUS EVENTI Invito alla collaborazione rivista «Translationes» n. 16/2024 Pubblichiamo l’Invito per il n. 16/2024 della rivista «Translationes», che si propone di esplorare diversi aspetti della ricerca traduttologica a partire dal tema centrale, al quale si aggiungono altri ambiti di interesse e attualità: la traduzione in prospettiva interculturale; l’impatto dell’informatizzazione e della digitalizzazione sulla traduttologia (vantaggi, rischi, sfide); ricerche sulla storia recente delle traduzioni in romeno (dal 1990 al presente), attraverso l’analisi quantitativa e qualitativa dei dati. La Redazione invita gli interessati a inviare le proprie proposte entro il 31 luglio 2024.
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