N. 7-8/LUGLIO-AGOSTO 2025, ANNO XV - BUONA LETTURA A TUTTI!


ORIZZONTI CRITICI

Pier Paolo Pasolini, nella contraddizione tra passione e ideologia

In difesa dell’umano. Pier Paolo Pasolini tra passione e ideologia (La Nave di Teseo, 2025) di Paolo Desogus, professore alla Sorbona, è un saggio fondamentale per orientarsi nella complessità dello scrittore bolognese. L’autore restituisce, con rigore critico, un ritratto lucido e non mitizzato dell’intellettuale più controverso del Novecento affermando che «anche la più elementare inquadratura svolge una funzione politica». Un libro indispensabile per capire come arte, ideologia e vita si fondano nell’opera di Pasolini che ha vissuto nel e contro il suo tempo. Di Giuseppe Muraca.




LETTERATURA FEMMINILE

La devozione e la ragion di Stato in «Soccorso a Dorotea» di M. Bellonci

Maria Bellonci (1902–1986), nota scrittrice e studiosa del Rinascimento, sa fondere rigore storico e sensibilità letteraria nel racconto Soccorso a Dorotea, tratto dalla raccolta Tu vipera gentile (1972), dove narra la triste vicenda della giovane Dorotea Gonzaga, promessa sposa rifiutata per ragion di Stato. Attraverso uno stile elegiaco e intenso, l’autrice esplora l'intreccio tra potere e affetti, mostrando l’ingiustizia subita da una figura minore della storia con toccante delicatezza e restituendole dignità e voce. Un piccolo capolavoro di rara finezza. Di Anna Maria Pignatiello.



Il Femminile come Principio: Campo, il Mito e la Tradizione

Giusy Capone perlustra il pensiero femminile di Cristina Campo (1923-1977) tra Mito e Tradizione. Lontana dalle correnti del femminismo militante, Campo «non si lascia catturare dalle semplificazioni sociologiche del suo tempo. Il suo è un pensiero verticale, che riconduce ogni apparenza sensibile a una realtà metafisica sottostante. La donna, principium essendi, fondamento ontologico e simbolo cosmico, non è la «seconda» rispetto all’uomo, ma l’originaria rispetto al manifestarsi delle forme». Una visione teofanica e inattuale, tanto più inquietante quanto più necessaria.




RECENSIONI

Vent’anni dopo. Un commento a «L’anniversario» di Andrea Bajani

L’anniversario (Feltrinelli, 2025) di Andrea Bajani, fresco vincitore del Premio Strega, è la storia di un figlio che, dopo anni di sudditanza al padre dispotico, tronca ogni legame con la famiglia. Ambientata tra il 1972 e oggi, la vicenda punta sull’oppressione domestica e sulla liberazione finale. Armando Santarelli, pur riconoscendo il talento stilistico dell’autore, esprime perplessità sull’intreccio narrativo «artificioso» con personaggi entro dinamiche psicologiche forzate. Bajani rischia così di smarrire l’autenticità della letteratura, che diventa «iper-costruita, studiata, ma disanimata».




LINGUISTICA NICULESCIANA

Isole e isolamenti di lingua nella storia del rumeno

Nella rubrica dedicata agli scritti di Alexandru Niculescu (1928–2024), l’illustre linguista romeno, pubblichiamo un nuovo articolo, Isole e isolamenti di lingua nella storia del rumeno (Udine, 1988). In esso lo studioso concentra la sua attenzione sulla storia del romeno, con le sue varietà «balcaniche», visto come «un conglomerato d'isolamento e di isole sparpagliate a nord e a sud del Danubio, isolato tra le lingue slave dell'est, del nord e del nord-ovest, del sud e del sud-ovest». L’estratto ci è stato fornito dal prof. Lorenzo Renzi a cui vanno i nostri vivi ringraziamenti.




ANNIVERSARI LETTERARI

Octavian Paler: «La poesia è anzitutto una forma di speranza»

Il 2 luglio ricorre l'anniversario della nascita di Octavian Paler (1926-2007), personalità di spicco della cultura romena. È noto prevalentemente come scrittore e saggista, ma la sua opera conosce anche il linguaggio della poesia. Magda Arhip ne traduce alcuni passaggi, mentre Giovanni Rotiroti ci segnala che in questa poesia «vengono a raccogliersi suggestioni memoriali, segni culturali, allusioni sentimentali, che racchiudono l’ostinata ricerca di una forma mitica, di un’immagine appropriata che riproduce l’idea, la raffigurazione di verità che il sacro tradizionalmente contiene».



Gellu Naum, un grande surrealista europeo a 110 anni dalla nascita

Il mese di agosto segna la ricorrenza della nascita di Gellu Naum, uno dei più grandi poeti surrealisti europei (1 agosto 1915 - 29 settembre 2001). Esordisce come poeta nel 1931, quindi nel 1938 è a Parigi per studi di specializzazione in filosofia. Rientrato in Romania dopo lo scoppio della guerra, fa parte del «gruppo surrealista di Bucarest» (1941-1947) con Virgil Teodorescu, Paul Păun, Gherasim Luca e Trost. Pubblichiamo una selezione di versi tratti dall'antologia La poesia romena del Novecento (traduzione e cura di Marco Cugno).



Panait Istrati, un libro per conoscerlo

Nato a Brăila il 10 agosto 1884, Panait Istrati pubblica a Parigi nel 1924 il suo Chira Chiralina nella collezione «Prosateurs français contemporains», registrando un successo impressionante, a seguito del quale entra pienamente a fare parte della letteratura francese. Il volume bilingue di Elena Lavinia Dumitru, De vorbă cu Panait Istrati / Parlando con Panait Istrati (Aracne, 2015), incentrato sulla figura istratiana nel contesto del giornalismo romeno tra le due guerre mondiali, porta all’attenzione del lettore una selezione di interviste e articoli con un profondo significato autobiografico.




FUMETTI

Corto Maltese parla romeno

Il celebre fumettista Hugo Pratt (1927-1995), creatore del marinaio Corto Maltese, è al centro dell’articolo firmato da Dodo Niță, massimo esperto del fumetto in Romania. In esso il critico ripercorre il successo straordinario nel suo paese delle storie di Pratt, dalla loro comparsa su Pif Gadget, rivista francese che circolava in Romania, al boom editoriale recente, con traduzioni curate da intellettuali di spicco. Corto Maltese, anarchico e romantico, continua ad affascinare generazioni di lettori romeni, conquistando un posto d’onore nella memoria affettiva e culturale di tutti.




ORIZZONTI D'ARTE

A Mestre, la mostra «Arte salvata» da Le Havre

La mostra Arte salvata è aperta al Museo M9 di Mestre dal 15 marzo al 31 agosto 2025, in collaborazione con il MuMa di Le Havre, curata da Marianne Mathieu e Geraldine Lefebvre, per ricordare l’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. Attraverso 51 opere di Monet, Renoir, Gauguin, Sisley, Dufy e altri, sopravvissute ai bombardamenti del 1944, il percorso celebra la ricostruzione delle città di Le Havre e Mestre. In apertura, una sezione fotografica e una video installazione riflettono sul rapporto tra distruzione e rinascita, e tra arte e memoria. Di Liana Corina Ţucu.



Focus sulle esclamative geometrie di Beatriz Cárdenas

Beatriz Cárdenas, artista messicana di stanza in Italia, divisa tra due continenti, sviluppa una pittura astratta lirico-geometrica fatta di linee affusolate e colori accesi, squillanti, elaborati con olio, acrilico, collage e impasti. Le sue opere, tese e meditate, uniscono rigore compositivo ed emozione, articolando traiettorie visive di forte impatto. «Riesce a motivare, da tempo, le sue radici messicane innestandole in un dispiegarsi di lance consone e congrue»: così è descritta la sua cifra, che coniuga geometria, colore e memoria. Di Maurizio Vitiello.








Rivista online edita
dall’Associazione Orizzonti Culturali Italo-Romeni.

Promuove
il dialogo interculturale,
con particolare interesse
verso la traduzione letteraria come opera di mediazione.













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